domenica 16 dicembre 2012

Vi presento Osvaldo

Buona sera amici,
questa sera non mi arrabbio, anche se di motivi ne ho come sempre molti, ma vi presento una nuova creazione che prenderà presto piede, una sorta di progetto parallelo a questo: Osvaldo!

Mio suocero, il dispettoso Osvaldo

Si tratta del mio nuovo blog dove racconterò le reali vicende, come sempre in maniera molto ironica e canzonatoria, che vedono come protagonista mio suocero che un po' per anonimato, un po' perché ricorda tanto il personaggio delle vignette de La Settimana Enigmistica, ho ribattezzato "Osvaldo".

Spero che condividerete anche questo mio nuovo blog e che vi faccia un po' ridere, lo spazio per arrabbiarci e sdegnarci resta sempre questo, non dimenticatevelo!! :)


martedì 11 dicembre 2012

"Salga a bordo, cazzo!"

No, a dispetto del titolo questo post non vuole parlare della nave che è ancora a mollo nel nostro bel mare.
"Salga a bordo, cazzo!" è, però, l'espressione che più si presta a descrivere una certa situazione italiana.
Un invito gridato a fare il proprio dovere.
Un capitano che abbandona la sua nave mentre affonda.
Un po' quello che hanno fatto i politici italiani quando il Paese è entrato nell'occhio del ciclone della crisi economica...
Come per la Costa Concordia, mentre la nave andava a picco e il capitano andava in tilt, nessuno dell'equipaggio era in grado di rimediare, di fare qualcosa di utile.
Ora mi chiedo: assumereste uno di questi personaggi da mettere al timone di un'altra nave?
Quindi perché i politici che nel 2011 sono scappati a gambe levate, ora si ripropongono? Cos'hanno fatto in tutto questo tempo? Come fanno a dire che il Governo Tecnico non ha svolto bene il proprio dovere quando loro erano ancora lì a dare o meno la loro benedizione alle Leggi che volevano?
Il mio discorso è super partes; certo quando sento Berlusconi che dice: " Monti ha rovinato l'Italia", mi viene voglia di andarlo a prendere a calci nel sedere. Non si ricorda sul serio di essersene andato via perché non sapeva che pesci pigliare?
Bersani che intima Monti di non restare più in politica dopo le sue dimissioni?? Con quale criterio dice una cosa del genere, con quale diritto? Quando la situazione era drammatica, però, Monti era un grande aiuto a cui dare sostegno, eh?
Gli altri non li commento nemmeno, si commentano da sé.
Manca qualcuno che gridi "salga a bordo, cazzo!".
Nessuno vorrebbe più Schettino a capitanare una nave, perché dovremmo rivolervi in Parlamento?
Nessuno di voi merita di stare lì, di continuare a prendere i soldi che prendete; perché i costi della politica e della pubblica amministrazione influiranno anche solo del 10%, ma in questo caso si tratta di spreco totale, allora in un momento di sacrifici da parte di tutti, in un momento in cui a poveri cristi senza pensione arrivano quasi 5000 € di Imu da pagare, gli sprechi dovrebbero essere la prima cosa da tagliare.
Incazzatevi Italiani, siate come la Capitaneria di Porto verso Schettino, ma fate qualcosa sul serio.
Ah già, purtroppo la Concordia è ancora a mollo e già annunciano che ci vorrà più tempo del previsto per rimuovere il relitto...


domenica 4 novembre 2012

Be Choosy

Il ministro Fornero ha detto ai giovani di non essere "choosy".
Già il fatto che un ministro debba usare un termine straniero mi lascia perplessa, perché mi chiedo per quale ragione non possa usare il suo corrispettivo italiano, ma vabbé.
Ma soprattutto il discorso è: MA CHE DIAVOLO DICE caro MINISTRO?
Tralasciamo la mia esperienza personale, questo blog parla da sé di quanto io stessa per prima non sia stata choosy, ma vogliamo, invece, riflettere sul consiglio da Lei dispensato?
E' davvero convinta che per i giovani di oggi sia meglio non essere choosy? Lo chiedo perché proprio oggi, parlando con un esperto di risorse umane, è venuto fuori che io in questi quattro anni ho fatto troppi lavori diversi tra loro che alla fine non mi fanno essere competente in un bel niente, senza contare che chiaramente nessuno di questi lavori fatti finora - a parte la giornalista - si avvicini anche solo vagamente al mio percorso scolastico e universitario.
Questo perché io finora mi sono dovuta accontentare, non sono stata "choosy" appunto, più per dovere che per scelta. I miei genitori hanno fatto fin troppi sacrifici per farmi studiare e anche in ottime scuole, mi sembrava doveroso lavorare una volta conclusa la carriera.
E dato che il periodo non è dei più floridi, quando il giornale per cui lavoravo mi ha lasciata casa a causa dei tagli al personale, non sono stata "schizzinosa" e ho cercato lavoro, anche se non erano nel settore del giornalismo. Il risultato già lo conoscete.
Oggi poi ho fatto un'altra riflessione: ho sbagliato io.
Già perché se invece di accettare qualsiasi tipo di lavoro avessi continuato a lavorare solo nel campo dell'editoria, ora avrei quattro anni di esperienza e non solo uno e sarei quasi un'esperta del settore.
Invece non solo mi ritrovo a non avere un'esperienza lavorativa continua, ma ho svolto lavori che non hanno nemmeno nulla a che vedere con i miei studi, che così hanno perso completamente valore.
Il fatto che io abbia una Laurea, a oggi, è quasi più un difetto che un pregio, perché più di una volta mi è capitato di sentirmi dire che "ero troppo qualificata" per certi lavori, proprio come Winona Ryder in "Giovani, carini e disoccupati"...!
Poi ripenso anche agli  annunci svariati dove cercano un laureato in Economia/ragioniere, come se i due titoli fossero uguali (argomento che ho anche già trattato in post precedenti) e deduco che non poteva andare diversamente in effetti. Se i Laureati si "accontentano" di fare lavori che sminuiscono i propri studi, le proprie conoscenze, alla fine hanno degradato il loro stesso status di Laureati e allora tanto valeva spendere tutti quei soldi per formarsi!
Che per carità, qualcuno potrebbe dirmi che è una decisione personale, invece no, perché poi, purtroppo, la cosa si ripercuote su tutti gli altri.
E sinceramente trovo che sia ingiusto dover spendere ancora tantissimi soldi in master o corsi formativi una volta che ci si è Laureati!
Quindi altro che dar retta al ministro Fornero, ragazzi e ragazze che vi state laureando, siate choosy il più possibile, non rinunciate subito ai vostri progetti, cercate di resistere più che potete prima di sminuirvi.
Perché qui non si tratta più di essere schizzinosi, ma di farsi sfruttare e di buttare all'aria tutta la fatica fatta e che i vostri genitori hanno fatto per voi!

martedì 23 ottobre 2012

Colloqui assurdi ... continue!

Rieccomi qui, cari amici e lettori di questo blog!
Come avrete notato era un po' che non parlavo di colloqui assurdi e farlocchi, ma se stavate pensando che non avessi più nulla da raccontare a riguardo...beh, vi sbagliavate eccome!!
Partiamo con un'immagine, la foto dell'annuncio di lavoro in questione, pubblicato su un sito gratuito di annunci e al quale io, come molti altri poveri polli, hanno risposto:


L'annuncio in questione risale a fine settembre e io, che come sapete cerco sempre di arrabattarmi nella vana speranza di trovare un giorno un datore di lavoro serio, risposi.
Se per caso la foto non dovesse vedersi bene per via della compressione riporto il testo:

"La W.S. (non riporto il titolo per questioni di privacy) per ampliamento organico cerca 5 collaboratori da inserire nella sede di Torino con età compresa tra 18 e 30 anni:
-gestione clienti
-inserimento dati
- gestione magazzino

Si richiede disponibilità immediata e massima serietà."

Già chi pretende massima serietà dovrebbe almeno essere in grado di garantire il medesimo trattamento, perché se sei stronzo, non puoi pretendere che la gente ti tratti pure bene, ma andiamo oltre.
Come vi ho detto, ho risposto all'annuncio, nel mio caso dando disponibilità sia per data entry e sia per la gestione clienti, in quanto sono due mansioni che ho già svolto in passato.
A distanza di pochi giorni mi chiama una simpatica signorina e mi fissa un appuntamento per il primo colloquio conoscitivo.
Nella data stabilita mi presento e più che a un colloquio mi sembra di assistere alla promozione dell'agenzia per cui mi stavo candidando.
Riferimenti all'annuncio chiaramente nessuno e fin qui posso anche capire, è un primo colloquio, ultimamente molte agenzie hanno preso questa brutta abitudine di farti venire fino alla loro sede solo per presentarsi, salvo poi farti tornare una seconda volta - tanto la benzina ce la regalano a noi poveri disoccupati!! - per vedere se tu gli puoi andare a genio.
La suddetta signorina mi pone poi finalmente qualche domanda sulle mie precedenti esperienze e, decidendo che le piaccio e sono idonea al profilo richiesto, mi dice di presentarmi la mattina seguente nell'altra loro sede, sempre a Torino, per iniziare la giornata di formazione/prova.
Già qui rimango un po' perplessa, perché se è un giornata di prova, a che scopo farmi già la formazione, così come se, invece, si decide di formare una persona, che senso ha la giornata di prova? Ma vabbé, ho già visto anche questo, quindi non mi stupisco. Più che altro rimango col dubbio sul PROGRAMMA DI FORMAZIONE, dato che la signorina si era preoccupata di informarmi sul fatto che fosse un'agenzia che lavora per conto dell'Enel, ma senza dirmi su cosa dovessi essere preparata io.
Del resto data entry, gestione clienti e gestione del magazzino non hanno proprio la stessa formazione, mi pare...
Il giorno seguente, però, mi sveglio con la febbre e quindi mi preoccupo di avvisarli che non avrei potuto partecipare alla giornata di formazione/prova, ma che rimanevo comunque disponibile.
Gli alti membri di questa agenzia sembrano apprezzare particolarmente questa mia attenzione e cura nel rispetto altrui, pertanto si degnano di leggere davvero il mio curriculum per scoprire così (magia della lettura!) che avevo già esperienza come gestione clienti, quindi decidono di graziarmi dalla giornata di prova, per fissarmi un secondo colloquio conoscitivo.
Lieta di questa notizia, ovviamente accetto e, una volta guarita, mi presento al secondo incontro.
Stavolta mi riceve un ragazzo, che per fortuna non si mette a presentare nuovamente l'agenzia, ma inizia a chiedermi delle mie esperienze lavorative e una volta soddisfatto dalle mie risposte, inizia a spiegarmi in cosa consiste il lavoro. E qui rimango basita.
Sì perché questo caro signore non mi stava parlando né del lavoro di gestione clienti, né di inserimento dati, né tanto meno di gestione di alcun magazzino, bensì di un lavoro da venditore porta a porta!!
Questa era più o meno la mia faccia: O.o
Quindi faccio presente che forse si trattava di un errore, che io avevo risposto ad un annuncio per data entry o gestione clienti e gestire clienti NON SIGNIFICA andare a fare contratti nuovi porta a porta, ma amministrare e seguire i clienti già acquisiti.
Forse capendo (che genio!) che non me ne fregava assolutamente niente di andare a vendere contratti Enel porta a porta, il mio simpatico interlocutore mi propone allora di lavorare per loro in quella sede facendo sia l'attività di data entry sia di gestire telefonicamente i clienti, ma anche di vendita telefonica già che c'ero (eccerto!). Per fortuna o per sfortuna - sarete voi a decidere - ci saremmo dovuti sentire più avanti, perché stavano ancora finendo i lavori per rendere totalmente operativa quella sede, ma ci saremo sentiti il prima possibile per iniziare la formazione per queste mansioni e definire la parte economico - contrattuale di cui nel giro di ben due visite e tre telefonate non si era ancora riusciti a parlare.
Passano un po' di giorni e finalmente giunge la chiamata per discutere di tutto questo e stabilire quando e come iniziare.
Mi presento tutta serena, convinta che ormai l'unico intoppo potesse essere il compenso, ma le mie aspettative vengono di gran lunga superate!!
Ad accogliermi è infatti una terza persona ancora: un uomo che si vanta della targa di direttore e che nello studio ha un box e un girello per infanti (infatti nell'ingresso noto che la segreteria ha una carrozzina su cui dorme una pupina carina).
Costui esordisce chiedendomi se ho portato il curriculum e io avrei tanto voluto chiedergli se soffrisse di demenza, dato che era la terza volta che mi presentavo da loro in quella stessa sede!
Glielo faccio notare con decisamente più cortesia e magicamente da un cassetto spunta pure il mio cv...
Riepiloghiamo quanto mi aveva detto il suo collega l'altra volta e sulle mansioni che avrei dovuto svolgere e ci troviamo anche d'accordo, per quanto non si stesse ancora parlando né di un contratto, né di quanto, quando entriamo nel discorso della formazione.
Ora vi faccio una domanda: se parlo di formazione cosa pensate? A qualcuno che vi informa su come svolgere un lavoro, del lavoro da fare in sé o di fare un lavoro completamente diverso da  quello che dovrete fare??
Ve lo chiedo, perché a me oggi è stato proposto di lavorare più di un mese come agente commerciale porta a porta, senza per'altro uno stipendio fisso, ma completamente a provvigione, per avere poi più EMPATIA con i clienti quando dovrò lavorare come data entry e per la vendita telefonica.

-.-

No dico, ma siamo impazziti?? E soprattutto: siamo cretini o la facciamo apposta?? Devo veramente credere che in Italia esistano dei caproni così ignoranti da essere poi in grado di aprirsi delle agenzie proprie o che in realtà ci siano solo dei grandissimi stronzi che usano parole in contesti completamente diversi come specchietti per le allodole??
Perché ripeto, GESTIRE I CLIENTI NON SIGNIFICA NE' VENDITA TELEFONICA, NE' VENDITA ONLINE, NE' TANTO MENO VENDITA PORTA A PORTA. Quello al massimo è ACQUISIZIONE di clienti e vi garantisco che fa la differenza. Chi lavora sulle acquisizioni viene pagato a provvigione, chi gestisce i clienti già acquisiti no. Tanto per dirne una.
Un altro annuncio a cui avevo risposto quasi in concomitanza con questo appena raccontato, richiedeva la figura di una SEGRETARIA COMMERCIALE e poi cos'era? Vendita di pannelli fotovoltaici non porta a porta, ma industria per industria!! -.-

Ma spiegatemi, pensate che la parola "commerciale"/"clienti" basti a tutelarvi dall'accusa di imbroglio??
Perché se è così gioco un'altra carta: riguardate la foto, guardate a lato a sinistra, alla voce "tipo di contratto"; noterete la scelta "tempo indeterminato". E vi posso garantire che si tratta di una scelta di chi pubblica l'annuncio, perché il sito in questione offre anche altre opzioni. 
Eppure quanti pensano di camuffare la voce "tempo indeterminato" con "contratto progetto" o meglio "partita iva". A questi geni dell'Italiano faccio notare che "contratto a tempo indeterminato" in ambito lavorativo, non significa "contratto che voglio io fino a quando mi gira".

Ma la vera domanda è: COME DIAVOLO E' POSSIBILE CHE CAPITI TUTTO QUESTO E CHE CAPITI COSì SPESSO? 
Possibile che i sindacati si preoccupino solo di metalmeccanici e statali?? E gli altri non hanno il diritto agli stessi trattamenti contrattuali???

No comment amici, io come al solito spero di avervi aiutato con questa mia nuova testimonianza. Siate vigili ai colloqui e non credete a tutto quello che vi dicono, leggete i contratti che vi propongono e fidatevi di quelli, perché ricordate che "verba volant, scripta manent"!

Buona fortuna amici, spero che voi ne abbiate almeno più di me!! ;)


venerdì 28 settembre 2012

L'assalto per l'Iphone 5

La premessa è che ognuno con i propri soldi fa quel che vuole.
L'altra premessa è che sono un'appassionata di tecnologia, circondata da persone ancora più appassionate della sottoscritta.
Detto questo io proprio non capisco quello che sta avvenendo in questo momento in molte città italiane ed europee.
Posto due foto, "rubate" dal profilo facebook di una mia amica:




Come ho detto, ognuno può far quello che vuole coi propri soldi, anche farsi letteralmente prendere per i fondelli in nome di una griffe. Del resto quante donne lo fanno per la moda vestiaria?  E che opinione avete per chi vive seguendo fedelmente la moda couture, qualsiasi cosa essa imponga?
Perché deve esser diverso per chi segue la moda come una pecora in campo tecnologico?
Su facebook pullulano i commenti indignati a queste foto, perché in un momento di crisi globale, ci sono milioni di persone disposte a stare in fila anche tutta la notte o tutto il giorno (probabilmente anche saltando il lavoro per chi ha la fortuna di averlo in questo momento!) per comprarsi il nuovo modello telefonico della Apple.
Magari tra questi ci sarà anche chi ha davvero bisogno di un telefono nuovo, che poi è davvero una necessità per cui fare ore di fila? Credevo che solo aspettare il pane in tempo di guerra meritasse una cosa simile, ma mi sbagliavo...
Quello che mi atterrisce di queste foto è vedere come la massa sia sempre, a distanza di secoli e secoli, manipolabile.
Mi viene in mente uno dei primi capitoli de "I promessi sposi", quando Renzo arriva a Milano e si ritrova coinvolto nella rivolta del pane; la folla arriva sino alla casa del vicario, ma questi riesce a imbambolare completamente la gente che protestava e la rimanda a casa.
Insomma i milanesi Manzoniani erano pienamente convinti di quello per cui stavano protestando, ma come il vicario gli parla, si convincono del contrario.
Quello che mi spaventa è che, da che mi ricordo io, quindi se mi sbaglio smentitemi pure, fino ad ora nessun'altra marca aveva coinvolto così totalmente i suoi clienti. 
Questa gente delle foto non è solo criticabile perché ha deciso di spendere 900 € ( all'incirca, in base ai giga che sono disposti ad avere) e magari mangiare pane e acqua per tre mesi, ma perché decidono di spendere così tanti soldi per un prodotto che non li merita.
Bisogna essere onesti nella vita e nelle proprie scelte.
Tempo fa mio papà voleva comprasi uno smartphone: la scelta era tra un samsung galaxy s e un iphone 3, perché la compagnia telefonica regalava uno dei due.
Gli consigliamo l'iphone perché era più semplice e con meno funzioni con cui complicarsi la vita. Se considerate che mio papà non sa nemmeno mandare un sms, potrete capire la scelta.
A distanza di pochi mesi ho dato a mia mamma un mio vecchio cellulare con android, uno dei primi usciti sul mercato a poco prezzo. Ora il prezzo di mercato dei due telefoni al momento dell'uscita sul mercato è la seguente: 600 € circa per l'Iphone di mio papà, 130 € per il cellulare (Samsung Corby Google) di mia mamma.
Ebbene per quanto il cellulare di mia mamma sia più lento, con uno schermo più piccolo e un touchscreen peggiore, mio papà a distanza di tempo si chiede perché il cellulare di mia mamma possa fare molte più cose del suo e lui debba pagare per ogni applicazione.
Vi dico ancora che mio papà ha superato i 60 anni, non sa mandare sms e usa il cellulare giusto per telefonare, però è riuscito a capire che il suo telefono è meno smart di quello di mia mamma.
Ora mi chiedo: perché delle persone molto più giovani, che dicono di seguire la tecnologia, vanno tutti i giorni sul web, non ci arrivano?
E non lo dico io, eh, badate, ma schede tecniche reperibile su ogni sito che si occupa di high tech e smartphone. Sapete che per 600 € la Samsung vi offre un telefono che ha il doppio delle funzionalità del tanto atteso Iphone 5 e ha delle prestazioni di gran lunga migliore?



Potrei linkarvene tantissimi altri, ma sbattetevi un po' da soli ;)

Il concetto è: non ha senso spendere di più per avere meno, solo per che è targato Apple.

Potrei fare un discorso simile anche per chi continua a ostinarsi a comprare telefoni Nokia, che montano il sistema di Windows Mobile. Io dico: windows dà sempre problemi sul pc, che senso ha usarlo anche sul cellulare??
Però almeno non hanno i costi dei modelli Apple, di cui si paga solo il nome.
E a chi mi dice che l'Iphone ha lo schermo più luminoso dei Samsung rido in faccia, visto che montano schermi samsung!!!

Quindi, gente, fatevi furba. Non fate file di ore per una cosa di cui non solo forse non avete realmente bisogno, ma che non vale nemmeno il sacrificio che vi apprestate a compiere per averlo.
Oltretutto in questo modo non fate nemmeno del bene all'economia, cosa di cui vi state sicuramente convincendo di fare mentre siete lì fermi in coda.
State solo arricchendo una casa già ricca, non state facendo girare un bel niente, anzi. Magari per poter rientrare della spesa che vi state apprestando a fare, non comprerete altro per un po' e quindi rallenterete l'economia!
Detto tutto questo: siete ancora convinti che abbia senso star lì dove siete?






domenica 8 luglio 2012

Gestori telefonici

Da un po' di giorni a questa parte ho deciso di cambiare operatore telefonico.
Non posso purtroppo fare esplicitamente i nomi dei gestori telefonici, quindi questo potrebbe diventare un post difficile, indi per cui li chiameremo così:  il numerino si chiamerà Tree, quello rosso si chiamerà V per Vendetta, quello nazionale si chiamerà Timoteo e quello arancione si chiamerà Rewind.
Ora io fino adesso avevo avuto un abbonamento con la Tree, ma senza telefono incluso, quindi potevo svincolarmi in qualsiasi momento.
Trovo che la Tree sia un'ottima compagnia telefonica, ma ha un grosso difetto: i minuti che offre di chiamata al mese hanno un vincolo settimanale. Facciamo un esempio: su 800 minuti disponibili al mese, a settimana se ne possono usare solo 200, se si sforano si paga di colpo di più.
Voi direte come diavolo è possibile sforare 200 minuti a settimana... beh, vi dico che si può!! :)
Specialmente se usate il telefono anche per lavoro, allora sì che i minuti così suddivisi non bastano davvero!
Ad ogni modo, ora come ora, il telefono non mi serve più come prima, quindi non avevo più voglia di pagare la cifra che pagavo (benché fosse onesta lo ammetto) e gli altri piani tariffari della compagnia Tree, purtroppo, non mi soddisfano completamente.
Tra l'altro vorrei aprire una parentesi a riguardo del comportamento generale delle compagnie telefoniche italiane degli ultimi anni: avete notato anche voi che le offerte migliori le fanno solo a chi diventa nuovo cliente?? Io non ne capisco la logica. Sinceramente non ha più senso tenersi un cliente che da anni contribuisce allo sviluppo della compagnia, versando mensilmente rate, ricariche, rompendo le scatole agli amici affinché anche loro cambino operatore eccetera?
So che l'unica tra tutte che un po' si "coccola" i propri clienti è la V per Vendetta, ma anche questa non lo fa sempre. Rewind per ora è giustificata perché forse è quella che sul mercato deve imporsi di nuovo, dopo che negli ultimi anni era rimasta molto indietro rispetto alle altre.
Le due T, invece, se ne fregano abbastanza dei clienti fedeli e in questo secondo me fanno un grosso errore.
Faccio sempre l'esempio su me stessa, in base alle mie esperienze passate: io per tantissimi anni sono stata cliente di Timoteo, ho fatto anche l'abbonamento con telefono, ma quando l'abbonamento è scaduto, quelli del centro assistenza (come al solito oserei dire) mi hanno dato le informazioni sbagliate, facendomelo disdire anche se io mi trovavo benissimo con quelle opzioni. Peccato che le offerte seguenti erano tutt'altro che vantaggiose! Prima avevo minuti, sms e internet a una certa cifra mensile, ora per quella stessa cifra avevo solo minuti! Il doppio di quanti ne avessi prima, è vero, peccato che gli sms e soprattutto internet non siano cose da poco...
La cosa che mi aveva scocciata alquanto era che se avessi cambiato gestore e fossi ripassata a timoteo, potevo avere tutto quello che volevo, facendo combaciare un po' di pacchetti insieme, per la stesso cifra che pagavo prima!!!!
E io che son stata finora con voi che cosa sono? Una stupida?
Così, su loro stesso consiglio, mi sono guardata intorno e sono passata a Tree e tanti cari saluti!
Contenti così?
Premessa: l'obiettivo finale sarà sicuramente quello di tornare ad essere Tree, salvo che Timoteo o V per Vendetta facciano in queste settimane delle offerte altrettanto valide e per le stesse cifre (cosa che per ora non fanno).
Escludo dal discorso la Rewind, con rammarico, perché fa delle offerte veramente valide, ma io uso tantissimo internet sul cellulare e mi hanno detto che per ora la Rewind non è in grado di offrire dei buoni servizi a riguardo; non posso, però, impegolarmi con abbonamenti annuali con una compagnia che devo ancora testare...
Ad ogni modo devo ancora ufficialmente cambiare operatore, quindi ieri sono andata sia da V per Vendetta che da Timoteo, per sapere quale delle due mi conveniva di più.
Vado prima da Timoteo che mi chiede 26 € subito per attivarmi l'offerta giovani!
Alla faccia! 10 € di tessera sim che già mi chiedo se stanno scherzando dato che tutti gli altri la regalano, 10 € di ricarica tassativa da fare e a quel punto mi chiedo per quale dannato motivo dovrei pagare 10 € una sim se sopra non ci sono nemmeno i soldi per chiamare e 6 € per l'attivazione del servizio giovani!
Le ho chiesto se era fuori di testa e me ne sono andata. 26 € è quasi la cifra che spendo attualmente per avere 800 minuti, 200 sms e 2 giga di internet!!
No comment.
Vado da V per Vendetta e spendendo 5 € ho avuto sim e offerta telefonica.
Non che convenga più la V che la Timoteo, però almeno non fanno pagare cose assurde e non pretendono ricariche obbligatorie!
Fine.
Questo post è altamente inutile, purtroppo denunciare le compagnie telefoniche è cosa vecchia e risaputa.
Si sperava che togliessero quella maledetta tassa governativa dagli abbonamenti, ma siamo nel periodo di tasse a gogo, quindi l'effetto è stato che ora tutte le compagnie la fanno pagare!
Spero, però, che questo post sia utile a chi come me, si trova sempre a dover cambiare operatore per poter utilizzare le offerte ai giusti prezzi.
Spero che la V per Vendetta si renda conto che offrire poco traffico internet non la rende conveniente in una era di smartphone; spero che la Timoteo si renda conto che far pagare quasi 50 € per avere minuti, sms e internet è una follia, così come è assurdo non abbinare nemmeno telefoni di alta gamma a queste proposte visti i prezzi che chiede; spero che la Rewind riesca a diventare più affidabile, a prendere di più la linea e a velocizzare la navigazione web, così da poter diventare una valida alternativa agli altri gestori e spero che la Tree tolga quel maledetto vincolo settimanale, così finalmente ognuno è libero di gestirsi i propri minuti in base alle proprie necessità. E non vi preoccupate di rimetterci, perché  di donne chiacchierone è piena l'Italia e i minuti li sforiamo lo stesso!!

mercoledì 30 maggio 2012

L'apprendistato in Italia

E' un mese circa che non scrivo più, non perché io non abbia argomenti, ma perché mi è venuto veramente a mancare il tempo disponibile!
Dato che, però, il mio livello di stress è fortemente aumentato da quando ho smesso di sfogarmi sul blog, eccomi qui di nuovo a molestarvi!
L'argomento di oggi è IL CONTRATTO DI APPRENDISTATO IN ITALIA.
Oooh... cominciamo con un bel link d'esempio, tanto per chiarire le idee:

http://www.subito.it/offerte-lavoro/apprendista-parrucchierae-torino-43491085.htm

Come potete leggere (e per chi è troppo pigro da aprire il link, riassumo ora io) si ricerca una ragazza giovane da poter inserire come apprendista, la quale però DEVE GIA' avere esperienza nel fare TAGLIO, PIEGA E COLORE ...!!!
Ma scusa...? Se sa già far tutto perché dovrebbe fare l'apprendista??
Apprendista... la parola mi ricorda la favola disney "L'apprendista stregone" dove Topolino, che doveva ANCORA imparare a fare le magie, combina un grosso disastro non essendo ancora in grado di dosare la magia e solo l'intervento del mago esperto risolve la situazione.
Topolino, del resto, era stufo di trasportare secchi d'acqua e voleva cominciare a fare magie, pur non essendo ancora molto capace...
Mi sto immaginando ora come sarebbe stata la storia se l'avessimo ambientata in Italia al giorno d'oggi...!
Topolino, mago già capace, si sarebbe trovato a dover trasportare secchi d'acqua, giusto perché il mago esperto è troppo vecchio e stanco per usare la magia per fare i lavori domestici...!

Già perché la parola "apprendista" deriva dal verbo apprendere, imparare; si suppone, quindi, che se si assume una persona come apprendista è perché questi non sia ancora in grado di fare un certo lavoro e glielo si debba insegnare.
Ora, io capisco e so perfettamente che le aziende lo fanno solo perché così per un tot di anni il dipendente gli costa meno e può anche starci, ma... almeno sbattetevi a insegnare qualcosa e non pretendiate che si sappia già fare tutto subito!!
La cosa che mi fa rabbia è che certi datori di lavoro si potrebbero anche denunciare, ma nessuno lo fa perché visti i tempi che corrono bisogna tenersi stretto qualsiasi lavoro, per quanto sia ingiusto e mal pagato!

Una soddisfazione, però, me la sono tolta e ho risposto all'annuncio sovra citato...sono tanto curiosa di scoprire cosa mi risponderanno!!
Statemi bene e indignatevi sempre, perché solo così potremo iniziare a cambiare le cose!

venerdì 27 aprile 2012

Video

Dato che su questo blog si parla spesso di posti di lavoro fasulli e poco seri e dato che è un po' che non scrivo a causa di una serie di impegni che mi fanno arrivare a casa la sera mezza morta, oggi ho deciso di postare questo video davvero divertente, interpretato dal bravissimo attore torinese Edoardo Mecca.
Buona visione!! ^^


lunedì 16 aprile 2012

La segretaria modella

Qualche tempo fa ho letto articoli online su maestre d'asilo modelle che hanno suscitato l'ira delle mamme.
Queste ragazze, ree di esser belle,giovani e avvenenti, hanno rischiato il posto di lavoro pur svolgendo bene il loro dovere.
La bellezza in questo Paese non paga, a meno che non si vogliano intraprendere certe strade.
Paradossalmente, però, pare non si possa più trovare lavoro a meno se manca la "bella presenza".

E pare che ci sia qualcuno che sia anche particolarmente esigente e ricerca una modella che all'occorrenza possa diventare segretaria e viceversa;  così non si capisce se il datore di lavoro abbia le idee confuse o sia solo un furbacchione! ;)

http://torino.bakeca.it/hostess-modelli-pr/modellasegretaria-8ir737377134

giovedì 12 aprile 2012

No i no tav

A dispetto di quanto possa sembrare questo intervento non vuole parlare dell'ormai già troppo dibattuto tema della Tav, ma il mio sfogo, invece, è rivolto alle tante persone che sono contrarie a questo lavoro.
Io sono arrabbiatissima con i No Tav; non perché pensi che abbiano necessariamente torto, come dicevo prima non mi interessa parlare del progetto in sé, ma perché penso che la maggior parte di essi sia solo un branco di gente frustrata e senza un cavolo da fare dal mattino alla sera.
Bloccare le autostrade era una cosa che mi aveva irritata già tempo addietro quando avevano protestato camionisti e taxisti, figuriamoci questi che bloccano tutto un giorno sì e l'altro pure!
Come ho detto in passato, tuttavia, posso anche capire tanto fervore per una causa in cui si crede davvero... siamo però sicuri che sia veramente così in questo caso?
La domanda me la sono posta in questi giorni, dato che sto lavorando proprio dalle parti di Rivoli e della Valle di Susa, promuovendo un'associazione che, tra le cose, sostiene proprio il movimento No Tav.
Dato che questi paesi sono proprio la "fucina" di tutto ciò, mi aspettavo molta collaborazione e interesse, proprio per via degli interessi in comune, diciamo. 
Invece è accaduta una cosa decisamente inaspettata e che mi lascia alquanto perplessa: la maggior parte delle persone che abbiamo cercato di coinvolgere, ha dichiarato di essere assolutamente a favore della Tav! Ovviamente nessuno si è dilungato sul motivare veramente perché erano a pro tav ed è inutile dire che era palese che molti di loro mentissero spudoratamente tanto per non farsi fermare e parlare con noi.
Da lì, però, mi è nato il lecito dubbio che o i no tav siano veramente solo quattro sfigati rompi scatole che sfruttano una scusa tanto per non lavorare e fare casino o che val susini e rivolesi non siano poi così affezionati alla causa della tav come vogliono farci credere, vista la facilità con cui rinnegano il tutto pur di non essere infastiditi!
Il divertente è capitato quando abbiamo incontrato un signore assolutamente contrario alla Tav, che ci ha sgridati perché l'associazione non sbandierava il fatto di appoggiare i No Tav; al ché gli ho fatto presente che molti dei presenti, per evitare di rivolgerci la parola, si fingevano Si Tav!
Al poverino non è rimasto niente da fare che andare via vergognandosi per i suoi stessi concittadini e per il loro comportamento poco onorevole, ma del resto si sa, l'onore è affondato con il Titanic 100 anni fa...
"Much ado about nothing" direbbe Shakespeare, una frase evergreen in Italia!

domenica 25 marzo 2012

Be Boosheid vs Herbalife

Ed eccoci tornati al tema iniziale di questo blog: le offerte di lavoro!
Oggi in particolare vi voglio raccontare le mie esperienze con una particolare azienda che opera anche in Italia: Herbalife.
Chi cerca lavoro in questo momento sicuramente avrà avuto occasione, in un modo o nell'altro, di parlare con questi maniaci del benessere.
Il problema di questi signori appartenenti alla "setta" Herbalife (vanno anche in giro con tanto di spillette con su scritto "Herbalife"!!) è che non sono in grado di pubblicare un annuncio di lavoro che sia serio!

"Cercasi dirigente", "Lavoro per imprenditori", "Supervisori"...

Questi sono tre esempi (realmente letti) di inserzioni trovate. Il problema? E' che una volta contattati gli inserzionisti viene sempre fuori che il lavoro non è quello promesso dall'annuncio!
Già in passato avevo avuto a che fare con questi elementi, quando ancora lavoravo come giornalista e cercavo giusto un lavoretto part time per arrotondare.
Ricordo ancora di esser andata direttamente a casa dell'inserzionista, di cui non farò il nome per evitare guai, per sapere di cosa si trattava. Oggi penso che risponderei un bel  "vada al diavolo" a chi pubblica annunci di lavoro vaghi e poi non si degna nemmeno di spiegare a grandi linee, ma al tempo ero ingenua e mi attraversai quasi tutta la città per andare a fare questo "colloquio al buio".
Dopo che la signora che aveva pubblicato l'annuncio mi spiegò che si trattava di un lavoro di vendita (al tempo era pure quasi porta a porta) e che prima dovevo pure comprare io stessa i prodotti e provarli, presi tempo dicendo che volevo pensarci e che mi sarei fatta sentire io.
La sera, essendo io una persona molto educata e di parola, ricontattai l'inserzionista per dirle che non ero interessata, spiegandole anche le motivazioni e la signora mi liquidò con un "peccato, però va bene".
Il giorno dopo vengo nuovamente ricontattata dall'inserzionista che mi chiede perché io non volessi accettare il lavoro, che era un vero peccato, perché avevo proprio l'aria di essere portata e se volevo pensarci ancora... Insomma, per farla breve, venne fuori che la sera precedente non avevo parlato direttamente con lei, ma con sua figlia, la quale si era finta la madre senza nemmeno prendersi la briga di riferire bene quanto le avevo INVOLONTARIAMENTE detto.

Da allora ho sempre evitato gli annunci Herbalife, anche se più volte mi è capitato di "incontrarli" lungo la strada della ricerca di un impiego e tutte le volte, purtroppo, ciò avveniva perché chiedevo informazioni riguardanti annunci sempre molto vaghi e pieni di troppe belle promesse.

Il top, però, l'abbiamo raggiunto l'altro giorno, quando un'altra signorina mi contatta telefonicamente perché avevo risposto ad un annuncio per un lavoro di supervisore.
Ovviamente sull'annuncio non compariva affatto il nome dell'azienda, né la ragazza si preoccupa di presentarsi subito.
Mi chiede se stessi già lavorando e io rispondo di sì, ma che non ho alcun vincolo (e magari averceli, significherebbe avere un contratto di lavoro "importante"!); quindi la signorina mi ribadisce il fatto che stanno cercando un supervisore e mi chiede se io avessi esperienza nel settore e nelle vendite. Rispondo che ho esperienza in entrambi i campi e, un po' insospettita dalla richiesta di esperienza di vendita, chiedo il nome dell'azienda. Presto detto: di nuovo Herbalife!
Quasi mi metto a urlare, ma dato che ero al supermercato e non potevo farlo, ho deciso di vendicarmi facendo un po' il troll. Conoscendo bene il modus operandi dell'azienda, è stato decisamente facile!
La signorina, infatti, mi chiede se sono disponibile ad un colloquio, ma io le chiedo prima qualche delucidazione sul lavoro, tipo gli orari e la paga prevista e già la sento tergiversare. Mi dice che si dovrei dirigere un team di venditori, io le chiedo quanti venditori ci sono già e a quel punto sento che comincia a bofonchiare che lei non sa rispondermi bene. Insospettita ancora di più le chiedo se il team è già creato o meno e la signorina borbotta ancora che dovrei parlare col responsabile al colloquio di questo!!
Avrei pagato per vedere la sua faccia mentre le dicevo inviperita: "Ma cavolo signorina, lei lavora lì, saprà bene se esiste già una squadra di venditori o meno; non dica simili fesserie, la prego!"
E così viene ovviamente fuori che il team non solo per ora non c'è e l'avrei dovuto creare ex novo io, ma anche che il lavoro proposto era per un venditore e solo in un secondo e remoto momento sarei stata promossa a supervisore!
Ho inferito ancora dicendole: "Si rende conto che lei mi chiede di lasciare il mio lavoro per diventare un venditore autonomo, senza garanzie? Io ho inviato il mio curriculum per un posto di supervisore, se fosse stati chiari da subito, chi vi avrebbe mai contattati???"
Umiliatissima, la ragazza ha farfugliato qualcosa a proposito di "step aziendali" e io le ho chiaramente detto che me ne fregavo dei loro step, avevano solo da essere onesti da subito.
Una soddisfazione, vi dico, una vera soddisfazione maltrattarla e smascherarla così!

Quindi questo post non serve a sfogarmi, in realtà, ma semplicemente a mettervi in guardia, in modo da sapere cosa vi aspetta quando vi capiterà di avere a che fare con questi signori!
Se certa gente imparasse ad essere chiara da subito, forse sarebbe meglio per tutti no? Si eviterebbe di perdere tempo in due, oltretutto! Far colloqui a chi è realmente interessato a vendere non sarebbe più semplice per tutti? Mistero!
La cosa assurda poi, è che i prodotti di Herbalife funzionano davvero su chi li usa, quindi non capisco perché un'azienda che vende prodotti seri e affidabili debba letteralmente sputtanarsi così!




lunedì 19 marzo 2012

Ipocrisia italiota

Proprio l'altra sera mi ero inalberata contro lo spot pubblicitario della nuova Fiat Panda.
Non perché io non sia una particolare stimatrice dell'industria automobilistica Italiana, ma per l'ipocrisia oltretutto melensa che lo spot trasmette.
Proprio quando stavo per chiudere facebook e iniziare a scrivere il mio post a riguardo, trovo un articolo scritto da un altro Torinese, che evidentemente si è sentito preso per i fondelli tanto quanto me e ha dato voce ai miei stessi pensieri.
Così è inutile che io riscriva un post identico a quello di qualcun altro, ma vi lascio il link all'articolo:

http://www.perotorino.it/blog/item/3-lipocrita-amor-di-patria-delle-pubblicit%C3%A0

Al post linkato posso solo aggiungere che la maggior parte degli Italiani anela al patriottismo solo quando gioca la Nazionale di calcio, indi per cui sono ancora più sconcertata dai pubblicitari...

giovedì 15 marzo 2012

Dov'è finito il divertimento?

Ora so già che questo post scatenerà una sfilza di polemica anche tra i miei amici.
Non vogliatemene, ma c'è una cosa che proprio non capisco e mi lascia perplessa ogni volta che mi trovo in questa situazione: le nuove uscite del sabato sera.
Orde di ragazzi e ragazze, ragazzini e ragazzine torinesi di tutte le età, che passano l'intera serata in piedi al bar con un cocktail in mano; la cosa drammatica è che trovano questo estremamente divertente.


Ultimamente mi capita di fare un lavoro che mi costringe a stare quasi otto ore di fila in piedi e vi posso garantire che non c'è nulla di divertente. Per lo meno vorrei non dover passare anche le sere di relax in piedi!
Direi che forse sono troppo vecchia io e che "ai miei tempi" ci si divertiva diversamente, ma purtroppo non sono solo i ragazzini più piccoli di me a passare così le serate libere, ma anche persone molto più vecchie di me!
L'ennesima moda stupida che importiamo dalla Spagna, in particolare da Barcellona forse?
Ma perché copiare un qualcosa di stupido? Perché non siamo mai in grado di inventare noi qualcosa di nuovo a Torino? 
Cosa ci trovate di bello nel passare una serata in piedi e spesso in mezzo alla strada?
La foto mostra persone in maniche corte e si potrebbe supporre che ciò avvenga solo d'estate, ma sapete bene, invece, che questo nuovo concetto di "divertimento" è applicato anche in pieno inverno.
Sarà che non mi piace bere, sarà che non mi piace stare in piedi, sarà che mi scateno molto di più ballando o ascoltando un bel concerto... saranno tutte queste che non mi fanno capire più i Torinesi e il loro concetto di divertimento.
Neanche in discoteca non facessero più bere... o si è arrivati a questo perché così si può fumare liberamente essendo all'aperto? Si stesse poi almeno comodi! Ma no! E'  tutta una ressa di gente accalcata davanti al bancone, con la musica altissima, così non si riesce nemmeno a parlare liberamente.
Allora qual è il senso? Che razza di serata si pensa di aver trascorso? Cos'è che mi perdo di tutto questo che mi fa sembrare la faccenda un'emerita cazzata invece che una cosa bella?
Il top l'ho passato sabato sera scorso: sono stata in un posto ad Avigliana, un paesino poco lontano da Torino, dove ci sono anche due laghi. Questo locale si trovava proprio di fronte ad uno dei due laghi. Ero curiosa perché sapevo che prima lì c'era solo un bar sgangherato, quindi volevo vedere come l'avevano modificato... e di fatto si trattava ancora di un bar, che un paio di volte a settimana organizza eventi. -.-
Posti a sedere praticamente zero, ma almeno avevano organizzato un dj set, quindi qualcosa c'era: peccato che 3/4 dei presenti fossero fuori, in piedi, a parlare di nulla. Ovviamente faceva freddo fuori e così eravamo tutti radunati intorno ad un bidone che conteneva un fuoco, proprio come i migliori barboni del Bronx!
Ho resistito un'ora circa, giusto perché ero in compagnia di amici che avevo comunque piacere di vedere al di là del posto, poi sono letteralmente scappata. 
Non sono tornata a casa sentendomi più rilassata o svagata, ma in compenso puzzavo di fumo e mi bruciavano gli occhi per la troppa vicinanza al fuoco.
Onestamente, ditemi, siete convinti che sia io nel torto? Se sì, sono davvero curiosa di sapere cosa mi sfugge di tutto questo nuovo concetto dello spasso. 
Illuminatemi, perché di questo passo il mio tasso di asocialità raggiungerà le stelle e poi sarò ancora molto, ma molto più arrabbiata di prima! ;)




giovedì 8 marzo 2012

8 marzo

Ok.
Una cosa che mi manda letteralmente fuori di testa dalla rabbia è la festa di oggi, 8 marzo.
La festa della donna, viva la parità e via dicendo...
Già che parliamo di parità, il giorno in cui festeggeremo anche la festa degli uomini, forse a quel punto inizierò a crederci un po', per ora non vedo quasi mai uguaglianza tra maschi e femmine, indi per cui già parto scocciata.
Arriviamo alle mimose, questi cavolo di fiori gialli... già io non amo ricevere i fiori in regalo, ma vogliamo parlare dei rametti scadenti che circolano in giro già dal 7 marzo?!! Che poi qualcuno dovrà spiegarmi com'è possibile che i venditori ai semafori siano già equipaggiati il giorno prima!!!?!
Ma torniamo a noi.
Abbiamo detto: finta parità tra i sessi e rametti di fiori puzzolenti.
Arriviamo al pezzo forte? Al vero motivo per cui sono arrivata a detestare letteralmente questa festa e a ignorarla completamente? So che siete curiosi, è il motivo è.... LE TARDONE IN LIBERA USCITA!
Le chiamo "tardone", ma poi purtroppo non si tratta solo di vecchie signore, ma di tante donne frustrate di tutte le età che pensano serva un giorno del cavolo su 365 per divertirsi e sentirsi appagate!
Una mentalità veramente retrograda e tutt'altro che degna di lode, indi per cui considero "tarda" chi ragiona così, abbia essa 65 anni o 20.
Un dubbio che ho sin da bambina è se codeste galline son frustrate tutto l'anno o credono veramente di potersi divertire tra donne SOLO questa stasera. A volte mi son persino immaginata che magari qualcuna di queste non potesse uscire per i fatti suoi negli altri giorni e l'8 marzo sia l'unica sera in cui il marito/fidanzato le dà la "libera uscita". In questo caso sarebbe decisamente sarcastico parlare di "parità", ma forse sarebbe una spiegazione logica! Insomma qualcosa non torna.
PERCHE' LE DONNE DEVONO FAR FESTA GUARDANDO STRIPTEASE DI DUBBIO GUSTO IN QUESTO GIORNO DEL CAVOLO?! E soprattutto perché poi criticano gli uomini quando lo fanno a loro volta? Non è che vederlo una volta o cento faccia differenza, se si condanna moralmente una cosa, la si condanna sempre!
Ne esco matta da questo giorno, come tutti gli anni.

E cosa scopro poi oggi? Che anche le origini di questa festa, in realtà, son ben confuse! Non è vero che ci fu un incendio in una fabbrica a inizio del 1900 dove volutamente uccisero delle donne che vi lavoravano! Secondo wikipedia si fece confusione con l'incendio realmente avvenuto il 25 marzo del 1911, in cui comunque morirono molte donne immigrate di origine Europea.

Vi lascio i link, per i più curiosi:
http://it.wikipedia.org/wiki/Giornata_internazionale_della_donna#L.278_marzo_1917
http://it.wikipedia.org/wiki/Incendio_della_fabbrica_Triangle

Ora, io so che non tutto ciò che c'è scritto su Wikipedia è verbo, che le notizie si possono modificare, eccetera, ma quando ci sono fonti solitamente quanto viene riportato è attendibile e così io rimango con ancora più dubbi e malumori di prima.
Non solo è una festa che diventata la parodia di se stessa, ma si basa anche su una storia sbagliata tanto per avere un pretesto!?!
Chissà se tra un paio di lustri festeggeremo qualche cosa in ricordo del rogo di Silent Hill... ! Sai la fregatura quando scopriranno che era solo un videogioco e non era una storia vera?
Però tanto avranno già messo in moto la macchina del commercio e la festa sarà consolidata, perciò festeggeremo tutti Alessa come se fosse realmente esistita!

Ahi noi.
A questo punto l'unica cosa che mi resta di vero di tutta questa storia è la situazione lavorativa della donna e quella ad oggi è veramente poco diversa da quella di inizio '900!
Altro che festeggiare!
Teniamo i festeggiamenti per quando le cose cambieranno davvero e possibilmente in meglio!!
Questo è il mio augurio, per tutte le donne.






lunedì 5 marzo 2012

La vecchietta molesta

Perdonate la lunga assenza!
Non che mi sia dimenticata di questo blog, anzi!
In questi giorni ho iniziato a lavorare come dialogatrice, così mi ritrovo in giro per i vari supermercati a rompere le scatole ai passanti.
Questo è un lavoro che mi fa incontrare almeno 1000000 casi umani in un solo giorno e con i casi umani arrivano, ovviamente, anche i motivi per innervosirsi.
Oggi mi arrabbio con i vecchi.
Già nel post precedente si era parlato di vecchi "malefici" e devo dire che in questa settimana sono rimasta piuttosto sgomenta dalla maleducazione dilagante di certi anziani!
Tralasciando il fatto che molti non rispondono nemmeno al "buongiorno" e al "buona sera" - uno può anche non essere interessato ad ascoltare, ma rispondere al saluto penso non costi molto, specie considerando che la maggior parte delle persone le salutiamo per pura cortesia! - il caso più eclatante e divertente è capitato mercoledì mattina all'uscita del supermercato.
Arriva una signora che avrà avuto circa 200 secoli, instabile come una piantina al vento e con la lingua perennemente di fuori.
Nonostante ci fossero tante altre persone che, come lei, dovevano portare la spesa fuori e avrebbero potuto aiutarla, la linguacciuta vecchietta sceglie proprio la sottoscritta per chiedere aiuto, incurante del fatto che stessi lavorando e lanciandomi quasi il carrello addosso.
Normalmente mi sarei girata malissimo, ma a questa signora era veramente impossibile dire di no: sembrava così debole e delicata, faceva tenerezza!
Ma l'apparenza inganna!
Non appena mi sono avvicinata al carrello per tirar su le borse della spesa, la veneranda anziana si gira malamente dicendomi che quello poteva farlo benissimo da sola!!
Nonostante la cafonaggine dimostrata, le porto fuori il carrello e l'aiuto anche a scendere dalla piccola rampa presente all'uscita e a quindi faccio per rientrare, ma la signora mi afferra per il braccio e mi spinge avanti col carrello. Quando vedo che non c'era nessuna macchina ad attenderla (l'idea che potesse guidare mi faceva raggelare il sangue, tuttavia speravo che ci fosse almeno qualche badante fuori in attesa con l'auto in doppia fila) le chiedo dove avesse intenzione di andare con me e col carrello e la signora mi risponde, come se fosse ovvio e dovuto: "A casa mia!"
A quel punto la fermo, fermo anche il primo passante - per fortuna era una zona tranquilla piena di persone che si conoscono a vicenda - e me ne sono tornata indietro a lavorare.
Non sono un mostro, ma non sono nemmeno una persona fantastica e soprattutto non sopporto le prepotenze che siano da parte di una bambino o di un'anziana signora.
Già esponevo a un rischio andando in giro con la divisa e il badge del lavoro, ma che la mia gentilezza fosse ancora un atto dovuto e obbligato no, tanto più visto il modo arrogante con cui si era rivolta ogni volta che mi aveva detto qualcosa!
E non iniziate a dirmi che sono crudele, di immaginarmi se fosse stata mia nonna o mia madre in futuro perché vi dico già da subito che 1. mia madre non avrebbe mai lasciato mia nonna sola tutto il giorno in quelle condizioni e 2. idem lo stesso io con mia mamma.
E' indubbio che sia giusto aiutare gli anziani in difficoltà e son stata ben contenta di farlo, ma questo non li autorizza a trattare le persone con cattiveria e prepotenza.
Solitamente sono abituata a ringraziare chi mi aiuta, invece dalla linguacciuta signora, che il fiato per comandare l'aveva, non ho ricevuto nemmeno un "arrivederci".
E come dicevo all'inizio, di signore e signori maleducati in questi giorni ne ho incontrati proprio tanti.
Così ho iniziato a chiedermi se queste persone si comportino sempre in questo modo.
Non che sia un problema, anche se la scortesia non è mai una cosa piacevole, tuttavia vorrei solo che questa gente poi avesse la grazia di NON ROMPERE LE PALLE parlando dei giovani d'oggi.
Se l'esempio dato è quello visto in questi giorni, non ci si può certo sorprendere se poi i figli e i nipoti crescono senza avere rispetto per niente e per nessuno!


sabato 18 febbraio 2012

Karma

Il post di oggi è il racconto di un'esperienza che è appena capitata a una persona che conosco e prego agli amici che leggono questo blog che conoscono sia me che questa persona, di tenere l'anonimato, anche se userò appositamente dei nomi falsi per evitare denunce o di metter nei guai chi è già stato abbondantemente beffato.
Perché il racconto che sto per riportare non fa veramente onore agli imprenditori Italiani e mi rendo conto che se fossi il titolare di questa società denuncerei per diffamazione per cercare di salvare almeno la faccia.

Ad ogni modo la mia amica, che chiameremo L, viene contattata da una ditta di Torino che crea software per essere assunta come impiegata commerciale. Inizialmente L avrebbe fatto una prova di una settimana part time e poi sarebbe stata inserita con un contratto a tempo determinato, che si sarebbe dovuta poi trasformare in un tempo indeterminato, perché "l'azienda ha bisogno di persone in gamba".
Quindi L inizia la prova la settimana successiva al colloquio, ma quando si presenta il primo giorno,  la responsabile è assente.
Fortunatamente un collega - che chiameremo N -  le spiega cosa fare e la prova incomincia.
La responsabile - per noi sarà R - arriva solo gli ultimi due giorni della settimana e avendo visto poco L all'opera, le chiede se possono prolungare la prova di una settimana.
L capisce la richiesta di R e accetta, così la settimana seguente torna, ma di pomeriggio, perché L già lavora altrove al mattino e non poteva chiedere ulteriori permessi per delle prove.
La settimana trascorre senza intoppi, L comincia a fare anche un po' amicizia con gli altri colleghi.
Arrivata a venerdì pomeriggio, quindi, R le dice che per lei la prova era andata bene, ma di parlare direttamente con l'ingegnere, cioè il proprietario dell'azienda, che ci teneva a discutere direttamente con L.
Il capo, però, non si va vedere per tutto il pomeriggio e L torna lunedì, ma nemmeno lunedì lo trova; martedì riesce finalmente a parlare con il boss, il quale però sembra essere quasi seccato dalla presenza di L in ufficio.
Le dice che non aveva parlato con R e che non sapeva cosa dirle o proporle, quindi rifà a L un vero e proprio colloquio dopodiché le propone uno stage; L gli spiega che non le era stato proposto questo e che comunque lo stage non può accettarlo a meno che non sia poi prevista l'assunzione, perché non è neo laureata e in Piemonte per ora funziona così. L'ingegnere allora le dice che si sarebbe informato e di riparlarsi il giorno successivo.

Ora qualcuno di voi potrà dire che L è stata stupida a ripresentarsi dopo un comportamento del genere - io stessa le dissi di non presentarsi più, in quanto il comportamento di questa società era tutt'altro che serio - ma quando si ha veramente bisogno di lavorare e si ha bisogno di soldi, ci sono persone che sperano nell'onestà altrui, anche quando queste danno chiari segni del contrario.

Il giorno seguente, infatti, il capo non si fa trovare perché impegnato tutto il pomeriggio in un corso e il giorno dopo ancora è fuori città per tutto il giorno.
Siamo arrivati dunque a giovedì della terza settimana di prova, perché L nel mentre ha continuato comunque a lavorare.
Giovedì pomeriggio finalmente il capo convoca L nel suo ufficio e le propone di non occuparsi solo più del commerciale, ma anche della gestione dei contenuti dei siti web; L fa subito presente che non conosce il linguaggio html, ma il capo precisa che si tratta solo di scrivere i testi e i documenti da caricare e che al massimo L avrebbe potuto imparare l'html nel tempo.
A quel punto sono d'accordo e chiunque ora  penserebbe che l'offerta lavorativa sarebbe stata più che interessante... invece il capo propone a L altre due settimane di prova full time e poi un contratto a progetto di 3 mesi, per poi decidere se tenerla o meno, perché comunque  "l'azienda ha bisogno di persone in gamba".

A quel punto L si prende un giorno per pensarci e dopo essersi consultata con parenti e amici - tra cui mi annovero - telefona al capo proponendole due settimane di prova, ma part time e un contratto a progetto di almeno sei mesi. Si aspettava un : "vada al diavolo" e invece questi accetta la proposta.
L quindi si presenta lunedì della quarta settimana di prova - rasentiamo il ridicolo a parer mio - e la responsabile, che fino ad allora l'aveva sempre trattata bene, le rivolge a malapena la parola.
Così anche il martedì, giorno in cui le viene detto di fare un lavoro, ma né il capo, né la responsabile le danno il materiale giusto per poterlo svolgere e per questo, il giorno dopo,  viene persino sgridata!
Quando L fa presente che non ne poteva niente, perché non aveva il materiale e chi di dovere non gliel'aveva fornito, il capo non può più accusarla di negligenza e per non perdere la faccia allora insinua che L il giorno prima sia andata a lavoro solo per scaldar la scrivania; solo l'intervento del suo collega N, che la difende, salva la situazione.
E' ormai chiaro che il capo non ha alcuna intenzione di assumere L o di far andare la prova a buon fine e sta solo cercando la prima scusa per mandarla via.
L, tuttavia, lavora con zelo tutto il pomeriggio e si ferma anche fino a oltre l'orario, continuando ad esser maltratta dall'ingegnere per tutto il tempo, che si rivolge a lei come se L fosse una cretina.
Vi riporto solo uno degli episodi clue che mi ha riferito L stessa:

" Avevo fatto due liste di nominativi a cui mandare un'e.mail. Una lista comprendeva sia i clienti dell'azienda, sia quelli che erano solo contatti e l'altra lista comprendeva nomi nuovi, ma tra questi c'erano anche qualche cliente e qualche contatto, che avevo già verificato, per non spedire la stessa e.mail due volte.
Quando ho cercato di spiegare al capo che avevo verificato e diviso personalmente i clienti dai contatti, questo non capiva e  mi trattava come se fossi idiota, accusandomi di non saper rispondere alle sue domande. Si è messo persino a farmi uno schemino come se fossi ritardata! Ed era lui quello che non capiva! Esasperata, ho riacceso il pc e ho riaperto i file delle due liste, con lui davanti, per fargli vedere chiaramente che vicino a ogni nome c'era scritto "CLIENTE" o " contatto" in base a come erano stati registrati nel loro database. Di fronte all'evidenza ha comunque chiesto come facevano a sapere chi era cliente o contatto (perdonate l'interruzione ma: O.O E QUESTO SAREBBE UN INGEGNERE?!.ndr) e quando gliel'ho fatto vedere indicando col dito le due parole, ha comunque chiamato un mio collega, dicendo di ricontrollare tutto il mio lavoro".

Anche un bambino a questo punto capirebbe di non esser gradito e il giorno seguente, difatti, il capo la chiama e le dice di concludere lì la prova.
Non perché avesse fatto errori, anzi, il lavoro era stato fatto anche bene, ma perché la figura di cui necessitano DEVE SAPERE IL LINGUAGGIO HTML.
L a quel punto fa presente che non solo non gli era stato richiesto al primo colloquio con la responsabile, ma che nemmeno lui gliel'aveva posto come requisito fondamentale, anzi le aveva detto lui stesso che poteva impararlo col tempo! Messo alle strette sull'unica scusa che aveva per mandarla via, questi biascica qualche scusa sulla necessità dell'html e quando L le ha chiesto cosa aveva intenzione di fare riguardo alla posizione commerciale, in cui era brava, l'ingegnere ha dovuto ammettere che fondamentalmente non era proprio il periodo adatto per loro per assumere!
A questo punto a L non è rimasto altro che farsi pagare le settimane di prova e andar via, salutando l'unico collega che le era stato veramente amico.

Ora io sono disgustata, non perché L sia una mia amica, ma perché il totale caos che regna nelle aziende italiane è preoccupante. La totale mancanza di onestà e serietà da parte dei datori di lavoro, poi, è raccapricciante e di fronte a queste situazioni l'unico pensiero che mi viene è: che le agenzie di rating declassino questo Paese e che vadano al diavolo tutti gli imprenditori! Forse sono troppo vecchi per continuare a tenere le redini di questa nuova Economia globale, che non capiscono, non sanno seguire?
Si levino di torno e lascino spazio ai giovani!
Quanto alla disonestà di questo ingegnere quasi settantenne non ho parole. .
Mi chiedo perché non poteva convocare subito L e dirle che doveva esserci stato uno sbaglio con la responsabile, che non avevano alcuna intenzione di assumere per il momento e scusarsi per il malinteso.
Avrebbero fatto la figura, qui a Torino si dice dei "cioccolatai", ma almeno sarebbero stato onesti e corretti, evitando di far perdere tempo e soldi a una persona!
Non ci sono già scuse se si trattasse solo di pessima organizzazione aziendale, ma la disonestà li mette ancora più in cattiva luce.
Il fatto di aver cercato di umiliare L in ogni occasione solo per avere così la scusa di cacciarla via senza esser nel torto è VERGOGNOSA. Persone del genere mi fanno proprio schifo e sinceramente avrei una gran voglia di prendere a schiaffi questo signore!

Il post, però e per fortuna, si conclude con un po' di speranza e di fiducia nell'avvenire di questo Paese alla deriva: L ha già trovato un nuovo lavoro! :)
E proprio lo stesso giorno in cui questi deficienti le avevano dato il ben servito!!
E se è vero che la fortuna e il karma girano, temo che questo ingegnere dovrà stare un bel po' attento!



sabato 11 febbraio 2012

I lavori "snobbati" dai giovani

Se c'è un articolo che proprio mi fa infuriare, è quello dei lavori "snobbati" dai giovani!
So che è una notizia già sentita, trita e ritrita, che viene tirata fuori quando proprio non si ha niente da dire e per dimostrare che le agenzie di statistica servono a qualcosa (davvero?), ma ad ogni modo non riesco a evitare di infervorarmi.
Oggi era il sito di yahoo a riproporre l'argomento:
http://it.finance.yahoo.com/notizie/l-italia-dei-lavori-manuali-a-rischio.html?nc

Ora quello che mi irrita ogni oltre misura, non è la notizia in sé, perché io stessa noto che la maggior parte degli annunci di lavoro sono riservati a queste categorie di attività, ma il fatto che nessuno - e ribadisco NESSUNO - si degni mai di raccontare le cose per intero.

Cominciamo con l'affrontare il primo punto che è l'accusa che viene rivolta ai giovani disoccupati:
cominciamo col dire che 3/4 dei ragazzi di oggi studiano, almeno scuole superiori, e che un buon 2/4 si Laurea anche. Ora senza offesa per operatori di call center, baristi e camerieri, ma trovo che sia normale chi  ha conseguito una Laurea, cerchi un lavoro che sia almeno un po' inerente a quanto ha studiato!
E chi si è diplomato nei canonici "licei", diciamolo chiaramente, non ha alternative se non quelle di proseguire la carriera scolastica!
Restano gli studenti degli ITIS, di cui molti anche loro oggi decidono di iscriversi all'Università, mentre i restanti lavorano.

Quindi puntiamo di nuovo lo sguardo sui Laureati: passano mesi, un anno, magari anche di più e purtroppo il lavoro non arriva. Il famoso "posto fisso" sappiamo essere una lontana chimera, ma i lavori a cui ambiamo sono letteralmente "assaliti" da centinaia di persone e quindi molti alla fine si rassegnano e decidono di accettare qualunque tipo di lavoro trovino, pur di vivere.
Così ecco che si cominciano anche a considerare quei lavori tanto Snobbati!
Ed ecco che cosa non dicono mai i notiziari e i vari reporter del cavolo del web: che sono i datori di lavoro stesso a non voler i giovani Laureati!
Già perché una Laureata in Economia ha un attestato di qualifica per fare l'estetista?? No!
Un Laureato in Scienze della Comunicazione ha una qualifica per fare il barista o l'aiuto cuoco? Assolutamente no!
E via così...
E persino per quanto riguarda i lavori di contabilità, vengono considerati più validi i diplomi in ragioneria che le Lauree!

Allora mi chiedo, chi è che snobba chi? Gli immigrati vogliono fare certi lavori, certo, perché i datori di lavoro sono più propensi ad assumerli in nero e a insegnarli un lavoro prima di metterli "in regola", mentre con un ragazzo o una ragazza italiano non lo fanno! Se possono sfruttare tramite stage, magari, forse...altrimenti non c'è storia!
Io stessa ho mandato non so quanti cv per lavori come segretaria, receptionist, estetista, parrucchiera e persino pasticcera e vi posso assicurare che 3/4 degli inserzionisti non mi hanno nemmeno risposto!
Eh sì che ho una Laurea a pieni voti! Eh già, ci sono anche quelli che di fronte a una Laurea dicono: lei ha troppo, lei sa troppo, sarà troppo ambiziosa, non va bene... ma questo ve lo racconterò nel prossimo post.

Sugli operatori call center e rappresentanti non mi pronuncio nemmeno, dico solo: chissà perché i media si dimentichino sempre di dire che la maggior parte di questi lavori son pagati a provvigione in base a quanto si rende e molti senza nemmeno un rimborso spese fisso garantito? Peccato che una persona non abbia le spese mensili a percentuale!

Ci vuole coraggio e ignoranza nel riportare sempre le stesse notizie senza sentire mai davvero entrambe le versioni, questa è vera superficialità e forse è proprio questo il problema del nostro Bel Paese.

lunedì 6 febbraio 2012

Specchietti per le allodole... o seria ignoranza?

Chiunque di voi sia alla ricerca di un lavoro, sa che esistono centinaia di siti web dove datori di lavoro o presunti tali e agenzie interinali pubblicano i loro annunci.
Alcune inserzioni sono serie, ma la maggior parte, ahimè, specie quelle da parte dei privati, nascondono sempre qualche "sorpresa dell'ultimo minuto", che solitamente si scopre dopo aver sprecato tempo e benzina.
Ci sono, però, anche i casi eclatanti come quello che ho trovato stasera girovagando sul web!
DIRIGENTE dice il titolo. Addirittura? E chi è sto pazzo che cerca un dirigente su internet così??
Ma già ecco che vicino al nome spunta la foto di Herbalife, una nota casa di prodotti per la cura della persona.
A quel punto non ho più resistito e ho aperto link, che vi copio e incollo:

http://www.subito.it/offerte-lavoro/dirigente-torino-37205317.htm
Distribuzione e assistenza clienti...ma vi sembrano le mansioni che ricopre un dirigente??!! O.o

Sono tentata: vorrei proprio mandare un' e.mail di risposta all'inserzionista chiedendogli se voleva solo prender per i fondelli la gente o se la sua è veramente ignoranza. C considerando che si firma come "Studio C....." è tutto una garanzia ... speriamo che anche quello sia solo un nome falso!!!

domenica 5 febbraio 2012

Anonimato

L'altro pomeriggio sono andata a trovare una persona che abita in uno dei palazzi nuovi della zona Spina 3 di Torino, proprio di fronte all' Environment Park.
Per chi non lo sapesse o non fosse di Torino, spiego molto brevemente: la "spina 3" è  il nome di un'area di Torino che negli ultimi anni ha subito una notevole trasformazione. Le tante fabbriche abbandonate che prima dominavano questo posto sono state pian piano smantellate e al loro posto son sorti nuovi centri commerciali, una serie di palazzoni di quasi 15 piani l'uno e un parco che fa da raccordo.
Per chi volesse informarsi di più e meglio, vi lascio questo link che spiega meglio il progetto, perché io non sono un architetto e non vorrei spiegarmi male :
Il mio post di oggi non vuole assolutamente criticare questo progetto in sé, perché son ben contenta che nella mia città si stiano finalmente rivalutando delle zone che prima erano degradate, brutte, desolanti e pericolose.
Questa è una parte, il cuore, della Spina 3  :


Non che io voglia fare sempre polemica, però non so fino a che punto questi palazzoni possano apportare un miglioramento alla zona, per lo meno da un punto di vista estetico; tuttavia c'è bisogno di case, la popolazione evidentemente aumenta e l'aspetto futurista a qualcuno piacerà anche. De gustibus non disputandum est, per cui ...
Ciò che proprio non mi va giù di queste nuove case è la sensazione di totale annullamento della persona che trasmettono. La parola che sembra vigere è "anonimato" e gli appartamenti sembrano solo tanti alveari, delle alcove in cui uomini grigi si rifugiano.
Questo annullamento della personalità lo si riscontra poi anche negli stessi campanelli, che non hanno più i cognomi degli inquilini esposti, ma per poter citofonare bisogna comporre dei veri e propri CODICI D'ACCESSO.
Guardate se non mi credete!



Non fraintendetemi, io non ho nulla contro la tecnologia, anzi, ma vogliamo parlare della poca praticità di questi citofoni? 

"Dove ti sei trasferito?"
"In corso ... al numero ..."
"Ah, ok! Ti passo a trovare dopo!"
"Sì, d'accordo, mi raccomando quando arrivi, il codice d'accesso è 6*8*, sennò non posso aprirti."

O_O ma cos'è? Devo rapinare una banca? E' il codice della cassaforte? Una password segreta per accedere al Fight Club?!
Io già non mi ricordo il PIN della mia sim del cellulare, figuriamoci se mi ricordo il codice d'accesso per citofonare ad altri!!!!
E non mi interessa se nel resto del mondo forse usano questi aggeggi da anni, se nelle metropoli americane svettano tantissimi grattacieli, se in Giappone non esistono gli indirizzi delle vie come da noi in Italia ecc...!
Noi siamo Italiani e abbiamo delle abitudini e delle usanze che vanno al di là del semplice dialetto o piatto regionale; perciò non dico certo di non allinearci con gli altri Paesi, ma cerchiamo di imitarli in ciò in cui sono migliori di noi, non nel resto... senza contare che, oltretutto, non credo che Torino abbia raggiunto lo stesso numero di abitanti di Tokyo o New York da necessitare di condomini così alti!!


mercoledì 1 febbraio 2012

BeBoosheid vs. GTT

E' da oggi pomeriggio che questo post "era nell'aria". Più o meno da quando sul mio account twitter è arrivata la notifica che la GTT (Gruppo Torinese Trasporti per chi non lo sapesse) ora segue il mio profilo.
Proprio oggi che i prezzi dei parcheggi e dei biglietti sono aumentati...!
Ultimamente sto andando a fare una prova lavorativa dall'altra parte della città rispetto a dove abito io e ovviamente la zona dove mi devo recare è tutta "blu", ergo non ci sono parcheggi liberi nemmeno a piangere nel raggio di km e km!
Una delle cose che mi fa inviperire dei parcheggi di questa città è che i prezzi variano di via in via. Succedeva già quando andavo all'Università: se riuscivo ad aver fortuna e trovavo posto nelle due vie più grandi - e quindi più trafficate - pagavo una somma, se invece riuscivo a trovare miracolosamente parcheggio solo nelle viette traverse, spendevo esattamente il doppio!! Peccato che le ore di lezione non si tarassero in base al parchimetro!!
Questo è essere veramente "troll inside" e peggio, è farlo alle spese dei cittadini, che già spendono benzina per muoversi.
Mi chiederete: perché non muoversi sui mezzi pubblici? Ve lo spiego subito! Perché a Torino i servizi pubblici fanno veramente pietà!
Oh, certo, ci sono delle zone, specialmente quelle centrali, che sono servitissime da bus e tram di ogni tipo, peccato che questi quartieri siano raggiungibili praticamente solo in auto, specie se non si ha tempo da perdere! Tanto per dirne una? L'unico autobus che porta dall'aeroporto a Torino lascia in una zona desolata, passa ogni mezzora e non c'è nemmeno una banchina dove aspettarlo, rischiando di essere investiti dalle macchine che su quella strada sfrecciano come fossero sul circuito di Monza!
E non parliamo del ritardo con cui arrivano solitamente i pullman e a volte persino i tram !! Ha senso che per muovermi sui trasporti pubblici io debba impiegare più del doppio del tempo che mi occorrerebbe se usassi l'auto? E autobus e tram hanno anche le corsie riservate!
Adesso, però, la GTT si sente "cool" perché, con ben 30 anni di ritardo rispetto alle altre grandi città, finalmente anche a Torino c'è la METROPOLITANA ed è pure completamente automatica, senza autisti!!
Io personalmente la chiamo: "il tram sotterraneo", perché fa un solo percorso in unica direzione, da Torino ovest a Torino sud e non arriva nemmeno fino in fondo.
Quindi per arrivare a prendere questa benedetta metro, bisogna comunque arrivare fin lì con l'auto e parcheggiare e va bene perché, almeno fino a metà del suo percorso incrocia strade dove il parcheggio è pressoché impossibile da trovare, ma almeno è gratuito; non si ammortizza quindi del tutto il consumo di benzina, ma almeno si evitano di spendere centinaia di euro a settimana.
Vi dico solo che finora, in questi giorni di prova che lavoro 4 ore, spendo quotidianamente 5,30 euro solo di parcheggio, sommateci la benzina che consumo per attraversarmi tutta la città...e i calcoli son presto fatti!
Una cifra esosa, che va quasi a portarmi via metà di quanto guadagnerei, anzi se non dovessero poi nemmeno assumermi, andrei praticamente alla pari!

Oggi, complice la neve che avrebbe fatto slittare troppo la mia auto, ho rimediato un passaggio fino alla fermata della metro e mi sono diretta al lavoro così e ovviamente non becco proprio il giorno in cui la GTT decide di aumentare i prezzi?!
Eh già, perché non già soddisfatti di far pagare 1 euro A CORSA (una volta che scendi, compra pure un nuovo biglietto o usa un altro mezzo!), ora sono arrivati ad aumentare i biglietti di ben 50 centesimi!
"Vabbè - mi dico tra me e me - almeno arrivo in poco tempo perché non incrocia il traffico della città e non ci sono problemi anche se nevica"...  quindi proprio non capisco perché stasera, durante il ritorno, io sia rimasta bloccata quasi 15 minuti su quella metro, con le porte del treno che continuavano a chiudersi e aprirsi e l'altoparlante che ogni 2 minuti annunciava che la linea era ferma a causa di un problema tecnico!!!
Quale problema? La neve aveva invaso le rotaie? Qualcuno si era buttato di sotto? L'addetto che dalla sede centrale si era addormentato sui pulsanti bloccando tutto?! Io voglio sapere perchè!
Voglio sapere anche con quale coraggio e con che faccia da schiaffi, la GTT abbia avuto il coraggio di aumentare i prezzi, in una città dove è praticamente impossibile muoversi su qualsiasi mezzo, che sia pubblico e mal funzionante o privato e lo facciano essere più caro dell'oro!
Per il servizio che offrono, i prezzi erano già cari prima, figuriamoci ora!
Come si fa a combattere la crisi, se poi impediscono alla gente di andare a lavorare?
Perché almeno chi lavora in una "zona blu" non può avere dei tagliandi speciali che lo esentino dal pagare il parcheggio nei giorni di lavoro? E non parlo degli stupidissimi tagliandini settimanali o mensili!
E soprattutto dove finiscono tutti questi soldi se poi il servizio pubblico non c'è?? Lo sapete che a Torino l'ultimo metro passa alle 22?? In una città in cui 3/4 dei locali frequentati dai ragazzi sono in centro! E lì i parcheggi sono limitati, perciò se proprio non si può rinunciare all'auto almeno di sera e non si vuole prendere una bella multa - perché i vigili sono peggio degli avvoltoi da quelle parti - bisogna usare i parcheggi sotterranei, che ovviamente restano a pagamento 24 h su 24!
Poi diciamoci anche la verità, sui pullman manca ogni forma di controllo! Le rare volte che ho usato i mezzi pubblici, mi son sempre trovata a che fare con esibizionisti, maniaci che salivano apposta per seguirmi, vecchi maiali che si masturbavano spudoratamente guardandomi e tossici che rompevano le scatole. E bisogna pure pagare per fare simili viaggi?!
VERGOGNA.
E ridatemi anche indietro i miei 50 centesimi di aumento, non vi pago certo in più per i vostri disservizi, qualsiasi siano le vostre motivazioni, perché quando arrivo io al parcheggio con 15 minuti di ritardo rispetto al parchimetro pagato, voi siete già lì con la multa in mano!




lunedì 30 gennaio 2012

Be Boosheid

Volevo fare una piccola postilla informativa sul nome di questo blog.
Come già sapete "boosheid" significa "rabbia" in olandese. Il "be" è il verso essere all'infito in inglese. 
Per essere corretti, e per chi lo volesse sapere, "arrabbiati" in Olandese si dice "boos", ma il suono "be boos" non mi piaceva per niente, quindi ho deciso di usare il termine "rabbia" tradotto in olandese, che trovavo come sonorità più adatto a me. E lo stesso criterio mi ha portato a scegliere di usare l'inglese "be" invece dell'olandese "worden". Così come non mi piaceva affatto il nome "be angry"... mi ricordava troppo il nome del videogame "angry birds"! E per quanto io mi senta spesso un uccellino arrabbiato mancato, non volevo che quello fosse il nome del mio blog.
Ci tenevo a far chiarezza a riguardo perché molti mi stanno chiedendo come mai io abbia scelto il nome "boosheid" e così ho colto la palla al balzo anche per spiegare che non sono totalmente ignorante, ma sono più che altro una malata di fonetica e musicalità! Questo i miei amici lo sanno, ma avevo piacere di condividerlo anche con gli altri lettori di questo blog!

Canone rai addio...davvero?

Una cosa che mi fa veramente arrabbiare è la tv di Stato.
La odio. Penso che avrò guardato la Rai di mia iniziativa giusto quando ero in vacanza all'Estero, perché al tempo non prendevano altri canali fuori dall'Italia. Per vedere poi sempre gli stessi film di Sissi, Ben Hur eccetera... bellissimi film, ma dopo un po' basta! ll fatto è che di fronte ai programmi che ha iniziato a proporre negli anni, si rimpiangono anche i colossal...
Da qualche tempo gira online questa foto:

Questa è una foto che molti utenti di facebook hanno postato più per esprimere rabbia, che non perché sperassero veramente che potesse servire davvero a far cambiare le cose nel nostro bel Paese, ma la dice lunga sui desideri di molti connazionali, no?
Poi stamattina mi linkano questa nuova foto:


Subito ho creduto che si trattasse di una delle solite bufale del web, così sono andata a cercare un po' di info altrove e ho trovato numerosi articoli che parlano di questa iniziativa.
Vi lascio due link degli articoli più esaustivi che ho trovato finora a riguardo :



Ora spero che non vi facciate idee politiche su di me, perché sbagliereste in pieno! 
L'iniziativa parte da una Leghista, ma sono anni che anche Beppe Grillo "urla" per abolire il canone Rai, quindi spero che siate un po' di larghe vedute e andiate oltre l'appartenenza politica, io per lo meno lo sto facendo. 
Quindi torniamo al discorso di base: la Rai e il suo "tributo".
In effetti mi chiedo da tempo con quale coraggio la Rai abbia ancora il coraggio di definirsi "pubblica".
Qualche tempo fa ero a casa malata di sabato sera, una serata infelice perché non c'è un canale televisivo che proponga qualcosa di sensato o interessante; dopo essermi sorbita tre cartoni animati, ho iniziato a fare zapping e un paio di volte sono capitata su Rai 1, dove c'era "Ballando con le stelle" e una pubblicità infinita ogni due balletti!!!! Almeno quand'ero piccola ricordo che se c'era un film sulla Rai, questi trasmettevano gli spot pubblicitari giusto tra i vecchi "fine primo tempo" e "inizio secondo tempo", ora ogni mezzora interrompono esattamente come fanno gli altri canali, i quali però non ricevono altre sovvenzioni se non dalle pubblicità! 
Dico cose già ovvie, che sappiamo tutti e che fanno innervosire sicuramente tutti, tranne forse le vecchiette incallite e gli amici di Bruno Vespa.
Ma questo è il blog della rabbia, perciò siamo nel posto giusto e oggi ho anche deciso di chiudere l'intervento facendo "il troll" e postandovi il video che ogni volta che viene trasmesso  fa salire il sangue al cervello a moolti Italiani e li trasforma in pazzi furiosi come Jack Nicholson in "Shining"!
Buona visione!! :) Sperando che questa iniziativa vada a buon fine!




sabato 28 gennaio 2012

Studenti sfigati...in ogni caso!

Da qualche giorno si dibatte tanto, sui giornali, in tv e sul web, della frase detta dal viceministro Michel Martone sui laureandi 28enni, da lui definiti "sfigati".
Sinceramente ero dubbiosa sullo scrivere questo intervento, perché so che sicuramente mi attirerò le ire di molte persone che si sentono "chiamate in causa". Ma ho deciso di scrivere lo stesso, perché questo è il mio blog e serve a dar sfogo alle mie ire e ai miei pensieri e il tema "Università" è un argomento che, come avrete notato, mi causa degli attacchi di rabbia non indifferenti.
Il fatto è che io sono d'accordo con quanto ha affermato il viceministro. Ora urla e imprecazioni contro di me.
Fatele, accusatemi di quel che vi pare, ma per favore non nascondetevi dietro scuse stupide come "c'è chi deve lavorare per mantenersi gli studi". Tutte storie da raccontare ai genitori, forse.
Perché diciamoci la verità, quando ci si iscrive all'Università si fa il calcolo del proprio reddito e in base a questo esistono diverse "fasce di prezzo".
Capisco, però, che anche cifre come 600 euro all'anno possono essere una somma non piccola per alcune famiglie e posso capire quindi chi decide di trovarsi un lavoro per non pesare sulla famiglia. Cifre simili, però, si coprono con un lavoro part time, un impegno che occupa quattro o al massimo sei ore al giorno, quindi il tempo per studiare c'è eccome e pertanto non capisco come non si possa essere in regola con gli esami e gli anni accademici.
Gli Italiani non sono tutti fannulloni: io ho ben tre amici che lavorano full time da anni e parallelamente studiano ingegneria al Politecnico di Torino - una scuola non proprio facile - e una di queste è anche diventata mamma da poco!
Ecco perché sono d'accordo con il viceministro, quando dà degli "sfigati" a chi a 28 anni non è ancora riuscito a conseguire una Laurea o peggio un Diploma di Laurea! Ci sono "i casi", certo: ragazzi che si sono ammalati gravemente, hanno avuto problemi in famiglia, eccetera, ma è ovvio che né io né il sig. Martone ci stiamo riferendo a queste persone.
C'è, però, l'altro lato della medaglia e questo non può essere ignorato.
Tralasciando il fatto che l'espressione "sfigato" in bocca ad un politico è da considerarsi veramente una caduta di stile, ma dopo il Governo precedente siamo, purtroppo, abituati a frasi ben peggiori ed è quindi inutile spendere altre parole a riguardo.
Il vero aspetto su cui bisogna soffermarsi è, invece, il fatto che in Italia sia impossibile trovare meritocrazia anche in ambito scolastico! Ci sono i fannulloni, è vero, ci sono 28enni "fancazzisti" che impiegano dieci anni per prendersi un titolo che richiede metà tempo, ma ci sono anche tanti "cervelloni" e persone di talento che si vedono rallentare il percorso di studi!
A parte la Facoltà come Medicina che richiede giustamente un piano di studi ben organizzato e che va seguito passo dopo passo, mi chiedo perché negli altri Corsi di Laurea debbano esserci i limiti di esami sostenibili in un anno!?!
E andando ancora indietro, mi chiedo: perché in Italia è così difficile accettare il fatto che un bambino più intelligente di un altro possa essere spostato di classe anzitempo, invece che aspettare la fine dell'anno accademico? Perché ci dev'essere così tanta reticenza nel riconoscere una persona intelligente e dargli il giusto valore?! Non è colpa dello stupido se capisce e impara più lentamente, ma perché deve rimetterci  quello più in gamba?
Vi racconto ora due vicende che mi sono capitate realmente anni addietro e che mi hanno creato parecchi dubbi e malumori:
Ero in quarta superiore stavo leggendo "Al di là del bene e del male di Nietzsche" e c'era un passaggio che non mi era chiaro, così andai dal mio professore e gli chiesi delucidazioni, ma invece di sentirmi dare delle spiegazioni, mi rispose di non leggere quel libro, perché tanto era un filosofo che non avevamo ancora studiato e che avremmo affrontato solo l'anno seguente! Ma perché mi ha dovuto "tappare le ali"?! Perché non poteva semplicemente aiutarmi a capire qualche passaggio particolarmente complesso e incoraggiarmi?!

L'altro episodio, invece, è più recente e mi arrabbio ancora adesso al solo pensarci :
Avevo appena finito di scrivere la dissertazione della Laurea Triennale e l'avevo consegnata al mio relatore. Dopo averla letta, mi disse di accorciarla perché era troppo lunga, ma analizzandola a fondo ci accorgemmo che non si poteva eliminare nulla, così decidemmo di eliminare l'interlinea dell'impaginazione, riducendo le pagine da 100 a 70. Il mio relatore era contento del mio lavoro, ma sperava che la commissione non se la prendesse, dal momento che c'erano alcune mie compagne che si Laureavano con me, che presentavano dissertazioni di soli 15 pagine di cui riempite da immagini. Purtroppo ci aveva visto lungo.
Va detto che il Presidente della Commissione era anche il mio correlatore, quindi aveva avuto tutto il tempo necessario di leggere la mia tesi prima di quel giorno e aveva avuto tutto il tempo per avvisarmi se qualcosa non fosse stato chiaro o ben spiegato, invece non si era fatto sentire e quindi ero sicura che non avesse nulla da ridirmi.
Ovviamente mi sbagliavo, perché proprio il giorno della discussione della tesi  rese evidente di aver completamente travisato un paragrafo scritto che riguardava proprio la sua materia e al momento di espormi il voto, esordì con un discorso che io ritengo essere davvero raccapricciante e persino grottesco!
Mi disse: "[...]Lei ha fatto un lavoro che va ben oltre le normali capacità, superiore al lavoro della maggior parte dei suoi coetanei, ma facendo questo ha tralasciato qualche dettaglio e quindi parziali complimenti".
Come si può disprezzare un buon lavoro solo perché è più di quanto richiesto, se fatto nelle modalità e nelle tempistiche giuste?!
Vi giuro, quei PARZIALI COMPLIMENTI, mi rimbombano in testa ancora adesso.
A poco importa se gli altri docenti presenti quel giorno erano chiaramente in disaccordo con questo professore, perché è per colpa di signori come questo se l'Italia poi non va avanti, se i cervelli scappano all'Estero e se si sfornano sempre nuovi "sfigati".
E sì, perché come credete che ci si senta a impegnarsi, a fare bene qualcosa e a non ricevere nemmeno il giusto riconoscimento solo per la boria e l'insicurezza di chi sta in cattedra? Ci si sente SFIGATI.
Forse questo episodio andrebbe raccontato a persone come il sig. Martone, perché ricordando questo episodio non posso non pensare che forse sono stata una sciocca, che potevo godermi gli anni universitari il più che potevo, sfondarmi di alcool e feste tutte le sere e dare sì e no un esame all'anno, di non impiegare un paio di mesi a scrivere una tesi, ma giusto un paio di giorni, perché tanto a che serve?
Non solo l' impegno non viene riconosciuto, ma prima ci si Laurea e prima ci si ritrova disoccupati, a cercar lavoro disperatamente e senza nemmeno avere più gli sconti e le agevolazioni riservate agli Universitari!!
Quindi alla fine, ecco che forse i 28enni che si stanno ancora laureando non sono poi degli "sfigati", ma bensì dei furbacchioni un po' impauriti, che hanno deciso di viver la vita con la marcia inserita sulla seconda, perché tanto sanno che usare la quinta non solo non serve, ma fa consumare anche più benzina.
E si sa, di questi tempi, la benzina ha raggiunto dei costi davvero assurdi!!