martedì 23 ottobre 2012

Colloqui assurdi ... continue!

Rieccomi qui, cari amici e lettori di questo blog!
Come avrete notato era un po' che non parlavo di colloqui assurdi e farlocchi, ma se stavate pensando che non avessi più nulla da raccontare a riguardo...beh, vi sbagliavate eccome!!
Partiamo con un'immagine, la foto dell'annuncio di lavoro in questione, pubblicato su un sito gratuito di annunci e al quale io, come molti altri poveri polli, hanno risposto:


L'annuncio in questione risale a fine settembre e io, che come sapete cerco sempre di arrabattarmi nella vana speranza di trovare un giorno un datore di lavoro serio, risposi.
Se per caso la foto non dovesse vedersi bene per via della compressione riporto il testo:

"La W.S. (non riporto il titolo per questioni di privacy) per ampliamento organico cerca 5 collaboratori da inserire nella sede di Torino con età compresa tra 18 e 30 anni:
-gestione clienti
-inserimento dati
- gestione magazzino

Si richiede disponibilità immediata e massima serietà."

Già chi pretende massima serietà dovrebbe almeno essere in grado di garantire il medesimo trattamento, perché se sei stronzo, non puoi pretendere che la gente ti tratti pure bene, ma andiamo oltre.
Come vi ho detto, ho risposto all'annuncio, nel mio caso dando disponibilità sia per data entry e sia per la gestione clienti, in quanto sono due mansioni che ho già svolto in passato.
A distanza di pochi giorni mi chiama una simpatica signorina e mi fissa un appuntamento per il primo colloquio conoscitivo.
Nella data stabilita mi presento e più che a un colloquio mi sembra di assistere alla promozione dell'agenzia per cui mi stavo candidando.
Riferimenti all'annuncio chiaramente nessuno e fin qui posso anche capire, è un primo colloquio, ultimamente molte agenzie hanno preso questa brutta abitudine di farti venire fino alla loro sede solo per presentarsi, salvo poi farti tornare una seconda volta - tanto la benzina ce la regalano a noi poveri disoccupati!! - per vedere se tu gli puoi andare a genio.
La suddetta signorina mi pone poi finalmente qualche domanda sulle mie precedenti esperienze e, decidendo che le piaccio e sono idonea al profilo richiesto, mi dice di presentarmi la mattina seguente nell'altra loro sede, sempre a Torino, per iniziare la giornata di formazione/prova.
Già qui rimango un po' perplessa, perché se è un giornata di prova, a che scopo farmi già la formazione, così come se, invece, si decide di formare una persona, che senso ha la giornata di prova? Ma vabbé, ho già visto anche questo, quindi non mi stupisco. Più che altro rimango col dubbio sul PROGRAMMA DI FORMAZIONE, dato che la signorina si era preoccupata di informarmi sul fatto che fosse un'agenzia che lavora per conto dell'Enel, ma senza dirmi su cosa dovessi essere preparata io.
Del resto data entry, gestione clienti e gestione del magazzino non hanno proprio la stessa formazione, mi pare...
Il giorno seguente, però, mi sveglio con la febbre e quindi mi preoccupo di avvisarli che non avrei potuto partecipare alla giornata di formazione/prova, ma che rimanevo comunque disponibile.
Gli alti membri di questa agenzia sembrano apprezzare particolarmente questa mia attenzione e cura nel rispetto altrui, pertanto si degnano di leggere davvero il mio curriculum per scoprire così (magia della lettura!) che avevo già esperienza come gestione clienti, quindi decidono di graziarmi dalla giornata di prova, per fissarmi un secondo colloquio conoscitivo.
Lieta di questa notizia, ovviamente accetto e, una volta guarita, mi presento al secondo incontro.
Stavolta mi riceve un ragazzo, che per fortuna non si mette a presentare nuovamente l'agenzia, ma inizia a chiedermi delle mie esperienze lavorative e una volta soddisfatto dalle mie risposte, inizia a spiegarmi in cosa consiste il lavoro. E qui rimango basita.
Sì perché questo caro signore non mi stava parlando né del lavoro di gestione clienti, né di inserimento dati, né tanto meno di gestione di alcun magazzino, bensì di un lavoro da venditore porta a porta!!
Questa era più o meno la mia faccia: O.o
Quindi faccio presente che forse si trattava di un errore, che io avevo risposto ad un annuncio per data entry o gestione clienti e gestire clienti NON SIGNIFICA andare a fare contratti nuovi porta a porta, ma amministrare e seguire i clienti già acquisiti.
Forse capendo (che genio!) che non me ne fregava assolutamente niente di andare a vendere contratti Enel porta a porta, il mio simpatico interlocutore mi propone allora di lavorare per loro in quella sede facendo sia l'attività di data entry sia di gestire telefonicamente i clienti, ma anche di vendita telefonica già che c'ero (eccerto!). Per fortuna o per sfortuna - sarete voi a decidere - ci saremmo dovuti sentire più avanti, perché stavano ancora finendo i lavori per rendere totalmente operativa quella sede, ma ci saremo sentiti il prima possibile per iniziare la formazione per queste mansioni e definire la parte economico - contrattuale di cui nel giro di ben due visite e tre telefonate non si era ancora riusciti a parlare.
Passano un po' di giorni e finalmente giunge la chiamata per discutere di tutto questo e stabilire quando e come iniziare.
Mi presento tutta serena, convinta che ormai l'unico intoppo potesse essere il compenso, ma le mie aspettative vengono di gran lunga superate!!
Ad accogliermi è infatti una terza persona ancora: un uomo che si vanta della targa di direttore e che nello studio ha un box e un girello per infanti (infatti nell'ingresso noto che la segreteria ha una carrozzina su cui dorme una pupina carina).
Costui esordisce chiedendomi se ho portato il curriculum e io avrei tanto voluto chiedergli se soffrisse di demenza, dato che era la terza volta che mi presentavo da loro in quella stessa sede!
Glielo faccio notare con decisamente più cortesia e magicamente da un cassetto spunta pure il mio cv...
Riepiloghiamo quanto mi aveva detto il suo collega l'altra volta e sulle mansioni che avrei dovuto svolgere e ci troviamo anche d'accordo, per quanto non si stesse ancora parlando né di un contratto, né di quanto, quando entriamo nel discorso della formazione.
Ora vi faccio una domanda: se parlo di formazione cosa pensate? A qualcuno che vi informa su come svolgere un lavoro, del lavoro da fare in sé o di fare un lavoro completamente diverso da  quello che dovrete fare??
Ve lo chiedo, perché a me oggi è stato proposto di lavorare più di un mese come agente commerciale porta a porta, senza per'altro uno stipendio fisso, ma completamente a provvigione, per avere poi più EMPATIA con i clienti quando dovrò lavorare come data entry e per la vendita telefonica.

-.-

No dico, ma siamo impazziti?? E soprattutto: siamo cretini o la facciamo apposta?? Devo veramente credere che in Italia esistano dei caproni così ignoranti da essere poi in grado di aprirsi delle agenzie proprie o che in realtà ci siano solo dei grandissimi stronzi che usano parole in contesti completamente diversi come specchietti per le allodole??
Perché ripeto, GESTIRE I CLIENTI NON SIGNIFICA NE' VENDITA TELEFONICA, NE' VENDITA ONLINE, NE' TANTO MENO VENDITA PORTA A PORTA. Quello al massimo è ACQUISIZIONE di clienti e vi garantisco che fa la differenza. Chi lavora sulle acquisizioni viene pagato a provvigione, chi gestisce i clienti già acquisiti no. Tanto per dirne una.
Un altro annuncio a cui avevo risposto quasi in concomitanza con questo appena raccontato, richiedeva la figura di una SEGRETARIA COMMERCIALE e poi cos'era? Vendita di pannelli fotovoltaici non porta a porta, ma industria per industria!! -.-

Ma spiegatemi, pensate che la parola "commerciale"/"clienti" basti a tutelarvi dall'accusa di imbroglio??
Perché se è così gioco un'altra carta: riguardate la foto, guardate a lato a sinistra, alla voce "tipo di contratto"; noterete la scelta "tempo indeterminato". E vi posso garantire che si tratta di una scelta di chi pubblica l'annuncio, perché il sito in questione offre anche altre opzioni. 
Eppure quanti pensano di camuffare la voce "tempo indeterminato" con "contratto progetto" o meglio "partita iva". A questi geni dell'Italiano faccio notare che "contratto a tempo indeterminato" in ambito lavorativo, non significa "contratto che voglio io fino a quando mi gira".

Ma la vera domanda è: COME DIAVOLO E' POSSIBILE CHE CAPITI TUTTO QUESTO E CHE CAPITI COSì SPESSO? 
Possibile che i sindacati si preoccupino solo di metalmeccanici e statali?? E gli altri non hanno il diritto agli stessi trattamenti contrattuali???

No comment amici, io come al solito spero di avervi aiutato con questa mia nuova testimonianza. Siate vigili ai colloqui e non credete a tutto quello che vi dicono, leggete i contratti che vi propongono e fidatevi di quelli, perché ricordate che "verba volant, scripta manent"!

Buona fortuna amici, spero che voi ne abbiate almeno più di me!! ;)