sabato 18 febbraio 2012

Karma

Il post di oggi è il racconto di un'esperienza che è appena capitata a una persona che conosco e prego agli amici che leggono questo blog che conoscono sia me che questa persona, di tenere l'anonimato, anche se userò appositamente dei nomi falsi per evitare denunce o di metter nei guai chi è già stato abbondantemente beffato.
Perché il racconto che sto per riportare non fa veramente onore agli imprenditori Italiani e mi rendo conto che se fossi il titolare di questa società denuncerei per diffamazione per cercare di salvare almeno la faccia.

Ad ogni modo la mia amica, che chiameremo L, viene contattata da una ditta di Torino che crea software per essere assunta come impiegata commerciale. Inizialmente L avrebbe fatto una prova di una settimana part time e poi sarebbe stata inserita con un contratto a tempo determinato, che si sarebbe dovuta poi trasformare in un tempo indeterminato, perché "l'azienda ha bisogno di persone in gamba".
Quindi L inizia la prova la settimana successiva al colloquio, ma quando si presenta il primo giorno,  la responsabile è assente.
Fortunatamente un collega - che chiameremo N -  le spiega cosa fare e la prova incomincia.
La responsabile - per noi sarà R - arriva solo gli ultimi due giorni della settimana e avendo visto poco L all'opera, le chiede se possono prolungare la prova di una settimana.
L capisce la richiesta di R e accetta, così la settimana seguente torna, ma di pomeriggio, perché L già lavora altrove al mattino e non poteva chiedere ulteriori permessi per delle prove.
La settimana trascorre senza intoppi, L comincia a fare anche un po' amicizia con gli altri colleghi.
Arrivata a venerdì pomeriggio, quindi, R le dice che per lei la prova era andata bene, ma di parlare direttamente con l'ingegnere, cioè il proprietario dell'azienda, che ci teneva a discutere direttamente con L.
Il capo, però, non si va vedere per tutto il pomeriggio e L torna lunedì, ma nemmeno lunedì lo trova; martedì riesce finalmente a parlare con il boss, il quale però sembra essere quasi seccato dalla presenza di L in ufficio.
Le dice che non aveva parlato con R e che non sapeva cosa dirle o proporle, quindi rifà a L un vero e proprio colloquio dopodiché le propone uno stage; L gli spiega che non le era stato proposto questo e che comunque lo stage non può accettarlo a meno che non sia poi prevista l'assunzione, perché non è neo laureata e in Piemonte per ora funziona così. L'ingegnere allora le dice che si sarebbe informato e di riparlarsi il giorno successivo.

Ora qualcuno di voi potrà dire che L è stata stupida a ripresentarsi dopo un comportamento del genere - io stessa le dissi di non presentarsi più, in quanto il comportamento di questa società era tutt'altro che serio - ma quando si ha veramente bisogno di lavorare e si ha bisogno di soldi, ci sono persone che sperano nell'onestà altrui, anche quando queste danno chiari segni del contrario.

Il giorno seguente, infatti, il capo non si fa trovare perché impegnato tutto il pomeriggio in un corso e il giorno dopo ancora è fuori città per tutto il giorno.
Siamo arrivati dunque a giovedì della terza settimana di prova, perché L nel mentre ha continuato comunque a lavorare.
Giovedì pomeriggio finalmente il capo convoca L nel suo ufficio e le propone di non occuparsi solo più del commerciale, ma anche della gestione dei contenuti dei siti web; L fa subito presente che non conosce il linguaggio html, ma il capo precisa che si tratta solo di scrivere i testi e i documenti da caricare e che al massimo L avrebbe potuto imparare l'html nel tempo.
A quel punto sono d'accordo e chiunque ora  penserebbe che l'offerta lavorativa sarebbe stata più che interessante... invece il capo propone a L altre due settimane di prova full time e poi un contratto a progetto di 3 mesi, per poi decidere se tenerla o meno, perché comunque  "l'azienda ha bisogno di persone in gamba".

A quel punto L si prende un giorno per pensarci e dopo essersi consultata con parenti e amici - tra cui mi annovero - telefona al capo proponendole due settimane di prova, ma part time e un contratto a progetto di almeno sei mesi. Si aspettava un : "vada al diavolo" e invece questi accetta la proposta.
L quindi si presenta lunedì della quarta settimana di prova - rasentiamo il ridicolo a parer mio - e la responsabile, che fino ad allora l'aveva sempre trattata bene, le rivolge a malapena la parola.
Così anche il martedì, giorno in cui le viene detto di fare un lavoro, ma né il capo, né la responsabile le danno il materiale giusto per poterlo svolgere e per questo, il giorno dopo,  viene persino sgridata!
Quando L fa presente che non ne poteva niente, perché non aveva il materiale e chi di dovere non gliel'aveva fornito, il capo non può più accusarla di negligenza e per non perdere la faccia allora insinua che L il giorno prima sia andata a lavoro solo per scaldar la scrivania; solo l'intervento del suo collega N, che la difende, salva la situazione.
E' ormai chiaro che il capo non ha alcuna intenzione di assumere L o di far andare la prova a buon fine e sta solo cercando la prima scusa per mandarla via.
L, tuttavia, lavora con zelo tutto il pomeriggio e si ferma anche fino a oltre l'orario, continuando ad esser maltratta dall'ingegnere per tutto il tempo, che si rivolge a lei come se L fosse una cretina.
Vi riporto solo uno degli episodi clue che mi ha riferito L stessa:

" Avevo fatto due liste di nominativi a cui mandare un'e.mail. Una lista comprendeva sia i clienti dell'azienda, sia quelli che erano solo contatti e l'altra lista comprendeva nomi nuovi, ma tra questi c'erano anche qualche cliente e qualche contatto, che avevo già verificato, per non spedire la stessa e.mail due volte.
Quando ho cercato di spiegare al capo che avevo verificato e diviso personalmente i clienti dai contatti, questo non capiva e  mi trattava come se fossi idiota, accusandomi di non saper rispondere alle sue domande. Si è messo persino a farmi uno schemino come se fossi ritardata! Ed era lui quello che non capiva! Esasperata, ho riacceso il pc e ho riaperto i file delle due liste, con lui davanti, per fargli vedere chiaramente che vicino a ogni nome c'era scritto "CLIENTE" o " contatto" in base a come erano stati registrati nel loro database. Di fronte all'evidenza ha comunque chiesto come facevano a sapere chi era cliente o contatto (perdonate l'interruzione ma: O.O E QUESTO SAREBBE UN INGEGNERE?!.ndr) e quando gliel'ho fatto vedere indicando col dito le due parole, ha comunque chiamato un mio collega, dicendo di ricontrollare tutto il mio lavoro".

Anche un bambino a questo punto capirebbe di non esser gradito e il giorno seguente, difatti, il capo la chiama e le dice di concludere lì la prova.
Non perché avesse fatto errori, anzi, il lavoro era stato fatto anche bene, ma perché la figura di cui necessitano DEVE SAPERE IL LINGUAGGIO HTML.
L a quel punto fa presente che non solo non gli era stato richiesto al primo colloquio con la responsabile, ma che nemmeno lui gliel'aveva posto come requisito fondamentale, anzi le aveva detto lui stesso che poteva impararlo col tempo! Messo alle strette sull'unica scusa che aveva per mandarla via, questi biascica qualche scusa sulla necessità dell'html e quando L le ha chiesto cosa aveva intenzione di fare riguardo alla posizione commerciale, in cui era brava, l'ingegnere ha dovuto ammettere che fondamentalmente non era proprio il periodo adatto per loro per assumere!
A questo punto a L non è rimasto altro che farsi pagare le settimane di prova e andar via, salutando l'unico collega che le era stato veramente amico.

Ora io sono disgustata, non perché L sia una mia amica, ma perché il totale caos che regna nelle aziende italiane è preoccupante. La totale mancanza di onestà e serietà da parte dei datori di lavoro, poi, è raccapricciante e di fronte a queste situazioni l'unico pensiero che mi viene è: che le agenzie di rating declassino questo Paese e che vadano al diavolo tutti gli imprenditori! Forse sono troppo vecchi per continuare a tenere le redini di questa nuova Economia globale, che non capiscono, non sanno seguire?
Si levino di torno e lascino spazio ai giovani!
Quanto alla disonestà di questo ingegnere quasi settantenne non ho parole. .
Mi chiedo perché non poteva convocare subito L e dirle che doveva esserci stato uno sbaglio con la responsabile, che non avevano alcuna intenzione di assumere per il momento e scusarsi per il malinteso.
Avrebbero fatto la figura, qui a Torino si dice dei "cioccolatai", ma almeno sarebbero stato onesti e corretti, evitando di far perdere tempo e soldi a una persona!
Non ci sono già scuse se si trattasse solo di pessima organizzazione aziendale, ma la disonestà li mette ancora più in cattiva luce.
Il fatto di aver cercato di umiliare L in ogni occasione solo per avere così la scusa di cacciarla via senza esser nel torto è VERGOGNOSA. Persone del genere mi fanno proprio schifo e sinceramente avrei una gran voglia di prendere a schiaffi questo signore!

Il post, però e per fortuna, si conclude con un po' di speranza e di fiducia nell'avvenire di questo Paese alla deriva: L ha già trovato un nuovo lavoro! :)
E proprio lo stesso giorno in cui questi deficienti le avevano dato il ben servito!!
E se è vero che la fortuna e il karma girano, temo che questo ingegnere dovrà stare un bel po' attento!



sabato 11 febbraio 2012

I lavori "snobbati" dai giovani

Se c'è un articolo che proprio mi fa infuriare, è quello dei lavori "snobbati" dai giovani!
So che è una notizia già sentita, trita e ritrita, che viene tirata fuori quando proprio non si ha niente da dire e per dimostrare che le agenzie di statistica servono a qualcosa (davvero?), ma ad ogni modo non riesco a evitare di infervorarmi.
Oggi era il sito di yahoo a riproporre l'argomento:
http://it.finance.yahoo.com/notizie/l-italia-dei-lavori-manuali-a-rischio.html?nc

Ora quello che mi irrita ogni oltre misura, non è la notizia in sé, perché io stessa noto che la maggior parte degli annunci di lavoro sono riservati a queste categorie di attività, ma il fatto che nessuno - e ribadisco NESSUNO - si degni mai di raccontare le cose per intero.

Cominciamo con l'affrontare il primo punto che è l'accusa che viene rivolta ai giovani disoccupati:
cominciamo col dire che 3/4 dei ragazzi di oggi studiano, almeno scuole superiori, e che un buon 2/4 si Laurea anche. Ora senza offesa per operatori di call center, baristi e camerieri, ma trovo che sia normale chi  ha conseguito una Laurea, cerchi un lavoro che sia almeno un po' inerente a quanto ha studiato!
E chi si è diplomato nei canonici "licei", diciamolo chiaramente, non ha alternative se non quelle di proseguire la carriera scolastica!
Restano gli studenti degli ITIS, di cui molti anche loro oggi decidono di iscriversi all'Università, mentre i restanti lavorano.

Quindi puntiamo di nuovo lo sguardo sui Laureati: passano mesi, un anno, magari anche di più e purtroppo il lavoro non arriva. Il famoso "posto fisso" sappiamo essere una lontana chimera, ma i lavori a cui ambiamo sono letteralmente "assaliti" da centinaia di persone e quindi molti alla fine si rassegnano e decidono di accettare qualunque tipo di lavoro trovino, pur di vivere.
Così ecco che si cominciano anche a considerare quei lavori tanto Snobbati!
Ed ecco che cosa non dicono mai i notiziari e i vari reporter del cavolo del web: che sono i datori di lavoro stesso a non voler i giovani Laureati!
Già perché una Laureata in Economia ha un attestato di qualifica per fare l'estetista?? No!
Un Laureato in Scienze della Comunicazione ha una qualifica per fare il barista o l'aiuto cuoco? Assolutamente no!
E via così...
E persino per quanto riguarda i lavori di contabilità, vengono considerati più validi i diplomi in ragioneria che le Lauree!

Allora mi chiedo, chi è che snobba chi? Gli immigrati vogliono fare certi lavori, certo, perché i datori di lavoro sono più propensi ad assumerli in nero e a insegnarli un lavoro prima di metterli "in regola", mentre con un ragazzo o una ragazza italiano non lo fanno! Se possono sfruttare tramite stage, magari, forse...altrimenti non c'è storia!
Io stessa ho mandato non so quanti cv per lavori come segretaria, receptionist, estetista, parrucchiera e persino pasticcera e vi posso assicurare che 3/4 degli inserzionisti non mi hanno nemmeno risposto!
Eh sì che ho una Laurea a pieni voti! Eh già, ci sono anche quelli che di fronte a una Laurea dicono: lei ha troppo, lei sa troppo, sarà troppo ambiziosa, non va bene... ma questo ve lo racconterò nel prossimo post.

Sugli operatori call center e rappresentanti non mi pronuncio nemmeno, dico solo: chissà perché i media si dimentichino sempre di dire che la maggior parte di questi lavori son pagati a provvigione in base a quanto si rende e molti senza nemmeno un rimborso spese fisso garantito? Peccato che una persona non abbia le spese mensili a percentuale!

Ci vuole coraggio e ignoranza nel riportare sempre le stesse notizie senza sentire mai davvero entrambe le versioni, questa è vera superficialità e forse è proprio questo il problema del nostro Bel Paese.

lunedì 6 febbraio 2012

Specchietti per le allodole... o seria ignoranza?

Chiunque di voi sia alla ricerca di un lavoro, sa che esistono centinaia di siti web dove datori di lavoro o presunti tali e agenzie interinali pubblicano i loro annunci.
Alcune inserzioni sono serie, ma la maggior parte, ahimè, specie quelle da parte dei privati, nascondono sempre qualche "sorpresa dell'ultimo minuto", che solitamente si scopre dopo aver sprecato tempo e benzina.
Ci sono, però, anche i casi eclatanti come quello che ho trovato stasera girovagando sul web!
DIRIGENTE dice il titolo. Addirittura? E chi è sto pazzo che cerca un dirigente su internet così??
Ma già ecco che vicino al nome spunta la foto di Herbalife, una nota casa di prodotti per la cura della persona.
A quel punto non ho più resistito e ho aperto link, che vi copio e incollo:

http://www.subito.it/offerte-lavoro/dirigente-torino-37205317.htm
Distribuzione e assistenza clienti...ma vi sembrano le mansioni che ricopre un dirigente??!! O.o

Sono tentata: vorrei proprio mandare un' e.mail di risposta all'inserzionista chiedendogli se voleva solo prender per i fondelli la gente o se la sua è veramente ignoranza. C considerando che si firma come "Studio C....." è tutto una garanzia ... speriamo che anche quello sia solo un nome falso!!!

domenica 5 febbraio 2012

Anonimato

L'altro pomeriggio sono andata a trovare una persona che abita in uno dei palazzi nuovi della zona Spina 3 di Torino, proprio di fronte all' Environment Park.
Per chi non lo sapesse o non fosse di Torino, spiego molto brevemente: la "spina 3" è  il nome di un'area di Torino che negli ultimi anni ha subito una notevole trasformazione. Le tante fabbriche abbandonate che prima dominavano questo posto sono state pian piano smantellate e al loro posto son sorti nuovi centri commerciali, una serie di palazzoni di quasi 15 piani l'uno e un parco che fa da raccordo.
Per chi volesse informarsi di più e meglio, vi lascio questo link che spiega meglio il progetto, perché io non sono un architetto e non vorrei spiegarmi male :
Il mio post di oggi non vuole assolutamente criticare questo progetto in sé, perché son ben contenta che nella mia città si stiano finalmente rivalutando delle zone che prima erano degradate, brutte, desolanti e pericolose.
Questa è una parte, il cuore, della Spina 3  :


Non che io voglia fare sempre polemica, però non so fino a che punto questi palazzoni possano apportare un miglioramento alla zona, per lo meno da un punto di vista estetico; tuttavia c'è bisogno di case, la popolazione evidentemente aumenta e l'aspetto futurista a qualcuno piacerà anche. De gustibus non disputandum est, per cui ...
Ciò che proprio non mi va giù di queste nuove case è la sensazione di totale annullamento della persona che trasmettono. La parola che sembra vigere è "anonimato" e gli appartamenti sembrano solo tanti alveari, delle alcove in cui uomini grigi si rifugiano.
Questo annullamento della personalità lo si riscontra poi anche negli stessi campanelli, che non hanno più i cognomi degli inquilini esposti, ma per poter citofonare bisogna comporre dei veri e propri CODICI D'ACCESSO.
Guardate se non mi credete!



Non fraintendetemi, io non ho nulla contro la tecnologia, anzi, ma vogliamo parlare della poca praticità di questi citofoni? 

"Dove ti sei trasferito?"
"In corso ... al numero ..."
"Ah, ok! Ti passo a trovare dopo!"
"Sì, d'accordo, mi raccomando quando arrivi, il codice d'accesso è 6*8*, sennò non posso aprirti."

O_O ma cos'è? Devo rapinare una banca? E' il codice della cassaforte? Una password segreta per accedere al Fight Club?!
Io già non mi ricordo il PIN della mia sim del cellulare, figuriamoci se mi ricordo il codice d'accesso per citofonare ad altri!!!!
E non mi interessa se nel resto del mondo forse usano questi aggeggi da anni, se nelle metropoli americane svettano tantissimi grattacieli, se in Giappone non esistono gli indirizzi delle vie come da noi in Italia ecc...!
Noi siamo Italiani e abbiamo delle abitudini e delle usanze che vanno al di là del semplice dialetto o piatto regionale; perciò non dico certo di non allinearci con gli altri Paesi, ma cerchiamo di imitarli in ciò in cui sono migliori di noi, non nel resto... senza contare che, oltretutto, non credo che Torino abbia raggiunto lo stesso numero di abitanti di Tokyo o New York da necessitare di condomini così alti!!


mercoledì 1 febbraio 2012

BeBoosheid vs. GTT

E' da oggi pomeriggio che questo post "era nell'aria". Più o meno da quando sul mio account twitter è arrivata la notifica che la GTT (Gruppo Torinese Trasporti per chi non lo sapesse) ora segue il mio profilo.
Proprio oggi che i prezzi dei parcheggi e dei biglietti sono aumentati...!
Ultimamente sto andando a fare una prova lavorativa dall'altra parte della città rispetto a dove abito io e ovviamente la zona dove mi devo recare è tutta "blu", ergo non ci sono parcheggi liberi nemmeno a piangere nel raggio di km e km!
Una delle cose che mi fa inviperire dei parcheggi di questa città è che i prezzi variano di via in via. Succedeva già quando andavo all'Università: se riuscivo ad aver fortuna e trovavo posto nelle due vie più grandi - e quindi più trafficate - pagavo una somma, se invece riuscivo a trovare miracolosamente parcheggio solo nelle viette traverse, spendevo esattamente il doppio!! Peccato che le ore di lezione non si tarassero in base al parchimetro!!
Questo è essere veramente "troll inside" e peggio, è farlo alle spese dei cittadini, che già spendono benzina per muoversi.
Mi chiederete: perché non muoversi sui mezzi pubblici? Ve lo spiego subito! Perché a Torino i servizi pubblici fanno veramente pietà!
Oh, certo, ci sono delle zone, specialmente quelle centrali, che sono servitissime da bus e tram di ogni tipo, peccato che questi quartieri siano raggiungibili praticamente solo in auto, specie se non si ha tempo da perdere! Tanto per dirne una? L'unico autobus che porta dall'aeroporto a Torino lascia in una zona desolata, passa ogni mezzora e non c'è nemmeno una banchina dove aspettarlo, rischiando di essere investiti dalle macchine che su quella strada sfrecciano come fossero sul circuito di Monza!
E non parliamo del ritardo con cui arrivano solitamente i pullman e a volte persino i tram !! Ha senso che per muovermi sui trasporti pubblici io debba impiegare più del doppio del tempo che mi occorrerebbe se usassi l'auto? E autobus e tram hanno anche le corsie riservate!
Adesso, però, la GTT si sente "cool" perché, con ben 30 anni di ritardo rispetto alle altre grandi città, finalmente anche a Torino c'è la METROPOLITANA ed è pure completamente automatica, senza autisti!!
Io personalmente la chiamo: "il tram sotterraneo", perché fa un solo percorso in unica direzione, da Torino ovest a Torino sud e non arriva nemmeno fino in fondo.
Quindi per arrivare a prendere questa benedetta metro, bisogna comunque arrivare fin lì con l'auto e parcheggiare e va bene perché, almeno fino a metà del suo percorso incrocia strade dove il parcheggio è pressoché impossibile da trovare, ma almeno è gratuito; non si ammortizza quindi del tutto il consumo di benzina, ma almeno si evitano di spendere centinaia di euro a settimana.
Vi dico solo che finora, in questi giorni di prova che lavoro 4 ore, spendo quotidianamente 5,30 euro solo di parcheggio, sommateci la benzina che consumo per attraversarmi tutta la città...e i calcoli son presto fatti!
Una cifra esosa, che va quasi a portarmi via metà di quanto guadagnerei, anzi se non dovessero poi nemmeno assumermi, andrei praticamente alla pari!

Oggi, complice la neve che avrebbe fatto slittare troppo la mia auto, ho rimediato un passaggio fino alla fermata della metro e mi sono diretta al lavoro così e ovviamente non becco proprio il giorno in cui la GTT decide di aumentare i prezzi?!
Eh già, perché non già soddisfatti di far pagare 1 euro A CORSA (una volta che scendi, compra pure un nuovo biglietto o usa un altro mezzo!), ora sono arrivati ad aumentare i biglietti di ben 50 centesimi!
"Vabbè - mi dico tra me e me - almeno arrivo in poco tempo perché non incrocia il traffico della città e non ci sono problemi anche se nevica"...  quindi proprio non capisco perché stasera, durante il ritorno, io sia rimasta bloccata quasi 15 minuti su quella metro, con le porte del treno che continuavano a chiudersi e aprirsi e l'altoparlante che ogni 2 minuti annunciava che la linea era ferma a causa di un problema tecnico!!!
Quale problema? La neve aveva invaso le rotaie? Qualcuno si era buttato di sotto? L'addetto che dalla sede centrale si era addormentato sui pulsanti bloccando tutto?! Io voglio sapere perchè!
Voglio sapere anche con quale coraggio e con che faccia da schiaffi, la GTT abbia avuto il coraggio di aumentare i prezzi, in una città dove è praticamente impossibile muoversi su qualsiasi mezzo, che sia pubblico e mal funzionante o privato e lo facciano essere più caro dell'oro!
Per il servizio che offrono, i prezzi erano già cari prima, figuriamoci ora!
Come si fa a combattere la crisi, se poi impediscono alla gente di andare a lavorare?
Perché almeno chi lavora in una "zona blu" non può avere dei tagliandi speciali che lo esentino dal pagare il parcheggio nei giorni di lavoro? E non parlo degli stupidissimi tagliandini settimanali o mensili!
E soprattutto dove finiscono tutti questi soldi se poi il servizio pubblico non c'è?? Lo sapete che a Torino l'ultimo metro passa alle 22?? In una città in cui 3/4 dei locali frequentati dai ragazzi sono in centro! E lì i parcheggi sono limitati, perciò se proprio non si può rinunciare all'auto almeno di sera e non si vuole prendere una bella multa - perché i vigili sono peggio degli avvoltoi da quelle parti - bisogna usare i parcheggi sotterranei, che ovviamente restano a pagamento 24 h su 24!
Poi diciamoci anche la verità, sui pullman manca ogni forma di controllo! Le rare volte che ho usato i mezzi pubblici, mi son sempre trovata a che fare con esibizionisti, maniaci che salivano apposta per seguirmi, vecchi maiali che si masturbavano spudoratamente guardandomi e tossici che rompevano le scatole. E bisogna pure pagare per fare simili viaggi?!
VERGOGNA.
E ridatemi anche indietro i miei 50 centesimi di aumento, non vi pago certo in più per i vostri disservizi, qualsiasi siano le vostre motivazioni, perché quando arrivo io al parcheggio con 15 minuti di ritardo rispetto al parchimetro pagato, voi siete già lì con la multa in mano!